Università di Catania

UNICT – Luperini al DISUM: “Voglio aiutare gli studenti a diventare bravi insegnanti”

Romano Luperini sarà docente per l'anno accademico 2018/2019 presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania. LiveUnict lo ha intervistato alla fine del suo primo giorno di lezione.

Ha avuto inizio ieri, presso l’aula magna Santo Mazzarino, nella cornice dell’ex Monastero dei Benedettini, il nuovo corso di studio tenuto dal celebre critico letterario e scrittore italiano Romano Luperini.

A fare gli onori di casa ci hanno pensato la direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche, professoressa Maria Caterina Paino e il presidente del Corso di Laurea Magistrale di Filologia romanza, professore Mario Pagano, i quali hanno sottolineato l’importanza e l’onore della presenza al DISUM e nella città di Catania di un’assoluta autorità nel campo letterario, come Luperini.

La prof.ssa Paino ha precisato che questo sarà un corso come gli altri, con orari regolari e con il ricevimento tenuto dallo stesso professore, fatto salvo la straordinaria presenza di Romano Luperini. “Io ho insegnato per quarant’anni – racconta ai microfoni di LiveUnict il professore Luperini – e semplicemente, dato che molti di voi si avvieranno all’insegnamento, vorrei aiutarli a diventare bravi insegnanti, tutto qui.”

Il corso tenuto dal professore Luperini, infatti, è chiamato Didattica della letteratura e mira a trasmettere il valore dell’insegnamento letterario soprattutto in un’epoca come questa che, a detta dello stesso critico, è pervasa dalla crisi profonda dei valori tradizionali. Una crisi che non risparmia neanche quella Letteratura, fatta di poeti e narratori, così come ce li hanno fatti conoscere sui banchi di scuola i suoi celebri manuali.

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Ci spiega lo stesso Luperini: “La Letteratura oggi riveste un ruolo molto marginale. Da una parte è considerata merce, come i romanzi, e dall’altra è un surplus che non forma più la società, come succedeva fino a trent’anni fa”. E conclude con tono malinconico: “È qualcosa di superfluo, purtroppo”.

Da sx a dx: il professore Mario Pagano, la direttrice del DISUM Maria Caterina Paino e il critico letterario Romano Luperini

L’inizio delle lezioni ha anche permesso al critico letterario di spiegare le motivazioni che stanno dietro la sua scelta di insegnare proprio al Disum. Una scelta presa in assoluta tranquillità e con entusiasmo, nonostante l’età e l’assenza da ben sei anni dalla cattedra per via di una malattia molto debilitante. Anni, quelli della malattia, in cui a mancargli di più è stato il contatto con gli studenti durante le lezioni e che, secondo lo stesso Luperini, è il vero trionfo della verità, nata dal confronto e non presentata come un dato di fatto.

La scuola è, infine, un altro tema affrontato dal critico letterario durante la sua prima lezione e che sarà portante del suo corso di Didattica. Una scuola dove l’insegnamento dell’interpretazione letteraria dei testi è messo a dura prova dalle condizioni in cui sono costretti gli stessi insegnati, precari e con un materiale didattico non sempre sufficiente. Eppure, l’educazione non può venir meno al suo compito essenziale. Come spiega sinteticamente Luperini ai nostri microfoni: “La scuola deve formare i giovani secondo la Costituzione italiana”. 

Un’istituzione che non può prescindere dai valori da cui è nata e che lei stessa ha contribuito a sostenere. Un luogo in cui il maestro non può essere sostituito da internet, considerato dal critico come un mero involucro di nozioni, perché l’essenziale non è avere quante più conoscenze possibili, ma il modo in cui queste vengono trasmesse. Un modo che lo stesso Romano Luperini, per l’anno accademico 2018/2019 nel corso di studio da lui tenuto per la Laurea Magistrale in Filologia romanza, cercherà di trasmettere ai suoi studenti.