Il nuovo Pronto Soccorso, in via S. Sofia a Catania, aprirà i battenti il 18 novembre. L’annuncio è stato fatto questa mattina, durante la conferenza dal titolo “Ricerca sanitaria, prevenzione nel territorio e attualità nel trattamento di malattie infettive, metaboliche e neoplastiche”, evento che ha avuto luogo presso il Centro di Alte Specialità e Trapianti (C.A.S.T.) del “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania. I tanti temi discussi hanno fornito uno spaccato molto ampio sugli attuali progressi scientifici nel settore sanitario e sulle strategie da mettere in atto per la prevenzione di malattie che ai nostri giorni meritano grandissima attenzione. La discussione si è spostata dalla gestione del rischio infettivo al contenimento delle malattie infettive, per passare a diabete, obesità, trasformazione neoplastica e chirurgia mini-invasiva e robotica.
La Ministra Giulia Grillo, attesa per l’evento, non è potuta intervenire per sopraggiunti impegni personali, come ha fatto sapere con un messaggio letto durante l’evento. Sono stati presenti il sindaco di Catania Salvo Pogliese, il presidente della Scuola “Facoltà di Medicina” dell’Università di Catania Giuseppe Sessa, l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, il rettore dell’Università di Catania Francesco Basile.
Ad introdurre i lavori è stato proprio il rettore che, sottolineando il grande passo avanti costituito dalla prossima apertura del Pronto Soccorso al Policlinico, ha dichiarato: “La gente si sta accorgendo dei progressi che stiamo facendo in sanità. Le cose vanno abbastanza bene. I nostri specialisti, quelli che escono dall’Università di Catania, trovano subito occupazione e vengono scelti da prestigiose università a livello internazionale. Di questo siamo molto contenti, perché vuol dire che siamo a una fascia alta di livello di formazione per i nostri medici e per i nostri specialisti”. Il rettore ha, inoltre, sottolineato l’importanza dell’apertura di un “Campus universitario” al “Vittorio Emanuele”, una volta dismesso, in sinergia tra Università, Comune e Regione.
A seguire, ha preso la parola il direttore Generale del Policlinico, Dott. Giampiero Bonaccorsi, che ha riportato il saluto della Ministra Grillo e ha parlato dell’apertura del nuovo Policlinico. Dopo l’apertura del C.A.S.T., la chiusura del Ferrarotto, ormai si attende soltanto il trasferimento a brevissimo della Clinica Ortopedica e dell’M.C.A.U. del Vittorio Emanuele. “Il pronto soccorso è pronto – ha spiegato Bonaccorsi – strutture nuove e all’avanguardia, sono a norma e manca poco per l’apertura. È un percorso già avviato e come le tessere allineate di un domino non si può più fermare né può essere procrastinato“. Il nuovo P.S. permetterà non solo di operare con delle tecnologie molto avanzate ma anche di ridurre gli episodi di aggressione.
Successivamente, l’Assessore alla Salute, Ruggero Razza ha annunciato la posa della prima pietra della “Torre delle Emergenze” dell’ospedale “Garibaldi” prevista per la prossima settimana, l’apertura dell’ospedale di Ragusa in ottobre e il potenziamento nel prossimo mese del cantiere dell’ospedale San Marco di Librino perché entro il 31 marzo prossimo. “Opere che potenziano la rete sanitaria regionale a “testimonianza di come la sanità regionale stia camminando rapidamente” ha precisato Razza. Ma non è tutto. “Entro il mese di settembre in Gazzetta ufficiale sarà pubblicato il concorso straordinario per i medici di pronto soccorso e per le reti dell’infarto, dell’ictus e politrauma e siamo in attesa della restituzione di 600 milioni di euro alla Sicilia da parte del governo nazionale sulla base del nostro ricorso alla Corte costituzionale sul cofinanziamento”.
Nella seconda parte della conferenza, la prof. Antonella Agodi è intervenuta evidenziando le sfide della sanità pubblica tra cui la riemergenza di infezioni, malattie trasmissibili e la diffusione di informazioni distorte ed errate anche attraverso i social, sfide che vanno combattute con gli strumenti della buona informazione e della vaccinazione. Altro tema scottante è stato quello affrontato dal prof. Bruno Cacopardo che ha parlato del contenimento delle malattie infettive e delle patologie infettive nel migrante, consigliando di fare screening all’arrivo, non screenando l’infezione latente, ma la tubercolosi attiva bacillifera che è quella più impellente da valutare. A seguire, ancora, la prof.ssa Lucia Frittitta è intervenuta sul tema dell’obesità “una malattia giovane”, il prof. Massimo Libra sulle malattie neoplastiche e il prof. Antonio Biondi sui vantaggi della chirurgia mini-invasiva in oncologia.