“Sono d’accordo, anche io abolirei la storia dell’arte. Al liceo era una pena per me!“. Sono le parole pronunciate dal ministro dei beni e delle attività culturali, Alberto Bonisoli durante un incontro nazionale che si è tenuto presso gli Uffici liguri delle Belle Arti. Il video, pubblicato dal Secolo XIX, ha subito generato un vespaio di polemiche sul presunto golpe alla Storia dell’arte, bollata come una materia che dà “pena”.
Di fatto le parole del ministro erano conseguenti ad una domanda del sovrintendente della Liguria, Vincenzo Tiné che chiedeva di modificare le modalità concorsuali per il reclutamento dei dirigenti dei musei: “Non devono essere banditi concorsi solo per gli storici dell’arte, ma anche per altre figure, come gli archeologi“.
In un clima sereno e cordiale la proposta è stata accolta dal ministro che ha sarcasticamente risposto con l’ormai famigerata battuta.
Inoltre lo stesso ministro ha poi specificato tramite un post sul suo profilo Facebook: “Lo dico subito: è una #fakenews. […] Queste battute sono arrivate al termine di una riunione di circa tre ore con tutti i soprintendenti italiani che avevo convocato a inizio settembre. E ho sdrammatizzato, verso la fine, quando eravamo tutti un po’ stanchi, con una battuta, come si evince chiaramente dal video di quella riunione […]“.