L'idea è di una preside alla quale i genitori chiedevano aiuto per i figli che volessero superare il famigerato test di medicina. Ebbene la professoressa ha così ideato un percorso formativo adatto a quanti hanno questa volontà.
Chi lo ha detto che per superare il temuto test di Medicina sia necessario frequentare dei costosissimi corsi privati? Da oggi sarà possibile imparare come affrontare il test e la facoltà di Medicina già sui banchi di scuola.
A pensarci è stata la preside del Liceo Scientifico Da Vinci di Reggio Calabria, Giuseppina Princi, la quale ha escogitato un modo per potenziare i suoi studenti sulle materie adatte al conseguimento di conoscenze in campo medico. Come? Introducendo nei piani di studio una materia aggiuntiva: “Biologia con curvatura Biomedica“. Dopo circa due mesi l’idea è già un progetto strutturato del Liceo Da Vinci.
La materia non è vincolante, ma aperta a quanti vogliano prepararsi alla facoltà medica e, perché no, provare se questo tipo di insegnamenti fa al caso suo. Non è infatti raro trovare casi di studenti iscritti nella facoltà di Medicina che più che una vera aspirazione personale siano indirizzati dai genitori, specialmente se uno o entrambi sono medici. Così si può intanto provare inserendo una materia specifica al Liceo, evitando di spendere fatica e denaro.
Più nello specifico il progetto è indirizzato agli studenti delle classi terze, ha una durata triennale e un monte di 50 ore annuali, di cui 20 ore tenute dai docenti di scienza, 20 dai medici incaricati dagli ordini provinciali e 10 presso le strutture sanitarie individuate dagli ordini dei medici, chirurghi e Odontoiatri provinciali. Inoltre sono previsti test a risposta multipla, sul modello degli esami di accesso alla professione medica.
L’offerta formativa così strutturata dalla preside Princi ha ricevuto il parere positivo della Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici e del comitato centrale della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici. Inoltre il Miur ha indicato il Liceo Scientifico Da Vinci coordinatore di tutti i licei che vogliono aderire all’iniziativa. E sono già circa 80 le scuole che avranno al suo interno il percorso Biologia con curvatura biomedica.
Inoltre i risultati, monitorati a livello nazionale, potranno far valutare l’idea di estendere il percorso anche agli altri licei classici e scientifici.
Un’idea che potrebbe incentivare iniziative simili. Si pensi all’inserimento (sempre non vincolante) di materie che potrebbero soddisfare le aspirazioni più diverse, come diventare giornalista o scrittore, infermiere, avvocato, architetto, etc. aprendo così la strada a percorsi formativi più dinamici e personalizzabili.
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