I visitatori non vedenti e ipoventi avranno presto l’opportunità di vivere sulla “propria pelle” l’arte e l’architettura nostrane, tramite l’instaurazione di appositi percorsi dedicati nei musei e parchi archeologici dell’Isola. È questa la promessa dell’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa, che, ospite della kermesse Ustica Villaggio Letterario, a Punta Spalmatore, ha presentato l’iniziativa alla presenza di cinquanta ipovedenti, non vedenti, operatori specializzati ed educatori.
In occasione della manifestazione, venti ragazzi e ragazze non vedenti e ipovedenti hanno avuto l’opportunità di praticare diving, scherma, canoa, autonomia personale, orientamento e mobilità, trekking, archeologia, astronomia, geologia. L’idea dell’assessore Tusa, invece, riguarda la possibilità di consentire a utenti con problemi di vista di vivere l’esperienza di visita al museo tramite il tatto, potendo, quindi, toccare direttamente con le proprie mani le opere d’arte o le componenti dei siti archeologici. Il tatto restituirà così le sensazioni che la vista, invece, nega a non vedenti e ipovedenti, rivoluzionando in tal modo l’idea stessa di museo, fino a ora luogo inteso come “inviolabile” e lontano. Inoltre un rappresentante della comunità dei non vedenti sarà direttamente inserito a pieno titolo nella commissione tecnica che si occuperà di definire le modalità di fruizione dei beni culturali da parte di questa particolare tipologia di utenti.