Tecnologia e Social

Cellulari a tavola e alla guida: allarme web-dipendenza per gli italiani

I dati dell'Agi-Censis evidenziano un uso sempre più massiccio degli smartphone in ogni attività quotidiana, dalla tavola all'uso appena svegli.

Smartphone a tavola e alla guida: allarme dipendenza per gli italiani

Italiani sempre più web-dipendenti, uno su tre usa lo smartphone anche a tavola

Vi è mai capitato di uscire con gli amici a prendere una birra e trovarvi, mezz’ora dopo, a spulciare le storie e i post dei vostri contatti su Instagram? O di trovarvi a tavola tra parenti e, tra una portata e l’altra del pranzo della domenica, sorprendervi a rispondere a un messaggio ricevuto qualche minuto prima su Whatsapp?

Se la vostra risposta è affermativa, non preoccupatevi. O meglio, iniziate a farvi qualche domanda sull’uso che fate degli smartphone, perché siete in ottima, e numerosa, compagnia. Un recente rapporto dell’Agi-Censis, infatti, mette in mostra quanto gli italiani siano dipendenti da telefoni e internet, evidenziando una pervasività in inesorabile ascesa.

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Secondo i dati riportati dall’Agenzia alla Camera in occasione dell’Internet Day ricorrente il 26 giugno, un italiano su tre (per l’esattezza il 34%), utilizza il cellulare anche a tavola, tendenza che tra i giovani (tra i 18 e i 34 anni) sfiora anche il 50%.

Il dato aumenta, invece, se si considerano altri aspetti della vita, come utilizzare il telefono prima di andare a letto (il 77% del totale, ma tra i giovani si arriva anche all’88%) o appena svegli (63%, contro l’81% dei giovani, per i quali sembra far parte di una radicata routine).

La ricerca evidenzia anche un comportamento più pericoloso e vietato dalla legge: il 14% degli italiani, e il 20% dei giovani, ammettono di navigare o scambiarsi messaggi anche quando guidano, mettendo così a repentaglio la propria salute e quella degli altri.

Tuttavia, l’uso degli smartphone connessi perennemente a Internet non è entrato a far parte della routine degli italiani incondizionatamente. Il 22,7% degli intervistati ha spesso la sensazione che Internet induca una sorta di dipendenza, mentre l’11,7% vive con ansia l’eventuale impossibilità di connettersi. Inoltre, a essersi chiesto se l’utilizzo di Internet a ogni ora del giorno e in ogni situazione fosse eccessivo è più di un italiano su due, per la precisione il 60,7% degli utenti, ma quando si è trattato di dover adottare dei provvedimenti per autodisciplinarsi con dei correttivi, il dato è crollato al 28,6%.

Capitolo sicurezza: su questo tassello gli italiani sembrano molto favorevoli all’adozione di misure più stringenti nell’utilizzo dei social network, mostrandosi, per il 76,8%, favorevoli all’uso di un documento d’identità all’atto di iscriversi, mentre quasi il 70% non si fida della gestione dei propri dati. Il caso Cambridge Analytica, soprattutto, sembra aver attivato un meccanismo di difesa nella mente degli italiani, se è vero che quelli che dichiarano che i loro comportamenti su Facebook non sono stati minimamente condizionati dallo scandalo che ha colpito il sito di Zuckerberg & Co. sono meno della metà, ovvero il 47,7% del totale.