I rigori della semifinale di ritorno sono ancora vividi negli occhi di tifosi e giocatori: il Catania adesso va in vacanza, ma lasciandosi delle importanti ferite.
“Il dolore è ancora troppo grande“, comincia così il lungo post di Instagram del difensore rossazzurro Edoardo Blondett. Non se ne capacita ancora, quel rigore sbagliato di cui si era preso paternità e coraggio di calciare, finito alto sopra la traversa.
Tutta Catania ancora non se ne capacita, avendo vissuto 120 minuti più calci di rigore in totale apnea, non facendo mancare mai l’apporto alla squadra e vedendosi privata in modo beffardo, con la lotteria dei rigori, di quella finale più che meritata per quanto visto in stagione.
Un silenzio surreale, lo cita proprio il difensore ligure, quello vissuto in seguito agli errori dal dischetto all’interno dello stracolmo Stadio Angelo Massimino, con quasi 20mila tifosi sugli spalti di fede rossazzurra. Il legno colpito da Mazzarani ha sancito la fine dei giochi per gli etnei che adesso dovranno far fronte al lato emotivo, scottante e poco sereno, e al lato tecnico, pronti a poter e dover ripartire alla ricerca della tanta agognata serie cadetta.
Come già detto in precedenza, nessuna gogna sui giocatori che hanno sbagliato i rigori, perché per sbagliarli bisogna avere anche il coraggio di tirarli. E loro, nel bene o nel male, ce l’hanno avuto. Catania adesso si ferma, ma è pronta a ripartire.
Di seguito il post integrale di Edoardo Blondett (@edoardo_b) sul proprio account Instagram:
“Il dolore è ancora troppo grande.. Ogni volta che chiudo gli occhi rivedo quelle maledette immagini appena li riapro mi sembra ancora di sentire quel silenzio surreale … ho già chiesto scusa ai miei compagni e lo faccio anche con tutto il popolo rossazzurro… ma purtroppo i rigori si sbagliano e devo invece ringraziare i miei amici la mia famiglia e i miei compagni che hanno condiviso con me questo dolore che mi hanno dato supporto e mi sono stati vicino con tante dimostrazioni di affetto… perché mi hanno fatto capire che prima di essere calciatore sono uomo e come tale mi sento di non aver fallito perché sono fiero di me stesso per il coraggio nel prendermi questa responsabilità… vorrei ricominciare già da ora per poter cancellare e dimenticare in fretta quel terribile epilogo perché ho tanta voglia di riscattarmi e preparare al meglio la prossima stagione perché possa essere gloriosa”.
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