La chiacchieratissima fontana del Tondo Gioeni, inaugurata ieri mattina, continua a far discutere i catanesi sul suo valore estetico-monumentale e sugli effetti che il piano di circolazione, nel complesso, ha avuto sulla mobilità e sulla circolazione nel delicato snodo della città.
Habemus fontana. Dopo sei mesi di lavori, ieri mattina, è stata inaugurata la tanto attesa fontana del Tondo Gioeni. Costata circa 751mila euro, la fontana rientra nel progetto più ampio di riqualificazione architettonica e infrastrutturale dello snodo del Tondo Gioeni. La fontana, posta in Viale Doria, alla fine della via Etnea, dovrebbe richiamare la Fontana dell’Amenano, detta l’Acqua o linzolu situata in Piazza Duomo. Il motivo della fontana e dell’acqua rappresenterebbe quindi un filo conduttore tra l’inizio e la fine della via Etnea.
Tuttavia, la fontana, realizzata con la pietra nera lavica, con la pietra bianca di Comiso e con la pietra rosa dei marmi di Custonaci, non è stata molto apprezzata dai catanesi. L’appellativo dispregiativo di “acquasantiera” è stato quello maggiormente utilizzato per commentare l’opera appena realizzata. Sui social è divampata una vera e propria polemica, e una montagna di critiche sono state rivolte all’Amministrazione per la realizzazione dell’ultima “bella minchiata”, stesso appellativo usato dai cittadini nei confronti di opere precedenti, considerate di cattivo gusto, come nel caso della nuova Piazza Europa, all’epoca della sua inaugurazione.
Inoltre, in molti si sono accorti, non appena la fontana è stata messa in funzione, che l’acqua tendeva a uscire dalle vasche per riversarsi sul manto stradale della circonvallazione.
Anche se, non sono mancati apprezzamenti al valore estetico della fontana, lodata soprattutto nella sua visione data dall’illuminazione notturna, sembra che i pareri negativi, per ora abbiano avuto la meglio.
Eppure, la fontana del Tondo Gioeni, appena inaugurata, entra a far parte del prospetto di un grande giardino verticale, secondo in Italia solo a quello di Milano. Infatti, dopo l’abbattimento del ponte avvenuto quasi 5 anni fa, il Tondo Gioeni necessitava di un progetto di riqualificazione. Il progetto prescelto fu appunto quello di un giardino verticale, realizzato nelle via soprastante la fontana, con delle terrazze in Via Albertone, dove si ha accesso anche al celebre Parco Gioeni.
Il progetto del Tondo Gioeni, però, lungi dall’apportare esclusivamente migliorie estetiche, è nato soprattutto per risolvere la complicata questione di traffico e congestione stradale che interessano la zona, divenuta impraticabile per gli automobilisti catanesi.
Poco più di dieci giorni fa, difatti, ha preso il via il nuovo piano di circolazione che interessa proprio il Tondo Gioeni, con l’apertura della nuova bretella di via Castorina che si congiunge a Via Giuffrida. Da subito, il nuovo piano è apparso efficace a detta degli automobilisti. Nonostante siano in programma ulteriori lavori per fluidificare e ridurre il traffico, per il momento sembra che il Tondo Gioeni abbia subito sostanziali miglioramenti per la viabilità e la circolazione.
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