I bagnanti italiani ogni anno sanno di dover convivere con il rischio di imbattersi in meduse. Nei nostri mari, in quelli siciliani in particolar modo, non è difficile infatti trovarne qualcuna nelle acque con temperature più calde. Pare, però, che quest’anno sia stato lanciato un vero e proprio allarme: negli ultimi dieci anni, queste sono diventate dieci volte di più.
Al di là del numero elevato di questo animale planctonico nei nostri mari, la questione più allarmante riguarda le specie più invasive che sono pericolosissime per le persone. A causa dell’innalzamento delle temperature globali, infatti, sarebberi arrivate dai Tropici degli esseri considerati letali.
Tra queste, troviamo la Caravella portoghese, avvistata al largo della Sicilia, della Sardegna e a Villa San Giovanni: questa specie ha dei lunghissimi tentacoli che provocano forti dolori e, in alcuni casi, anche l’arresto cardiaco. Un’altra specie è la Medusa nomade, avvistata nel Canale di Sicilia, nello stretto di Messina e lungo le coste della Sardegna.
Oltre alla “pericolosità” per tutti i bagnanti che, quest’estate, affolleranno le nostre spiagge, questa invasione di meduse rappresenta un pericolo anche per gli equilibri biologici dell’ecosistema marino poiché si crea una sorta di competizione alimentare con altre specie. Infine, le meduse ostruiscono le reti dei pescatori e provocano la morte dei pesci perché mangiano le uova e gli embrioni di quest’ultimi.