Giร a partire dal 2011, Legambiente Sicilia ha tentato di sottolineare la faccenda nellโambito dellโiniziativa Salvalarte Sicilia, che ogni anno tenta di porre lโattenzione su tutti quegli edifici storici e monumenti che rischiano di scomparire. Giร dal primo anno sono stati in grado di raccogliere 60 segnalazioni e sottoporle agli organi di competenza e i proprietari, pubblici o privati.
Nel report del 2018 di Legambiente, dal titolo “La bella Sicilia da salvare 12+10”, troviamo alcune buone notizie: dei siti segnalati da quando รจ nata lโiniziativa, si sta provvedendo a un intervento sulla Porta Pastai di Agrigento, lo Steri di Palermo, il Duomo di Naro e tanti altri.
Le buone notizie, purtroppo, finiscono qui perchรฉ i siti segnalati questโanno sono 12+10 (i primi appartenenti al pubblico, gli altri al privato). โIl primo sito inserito nel dossier – spiega Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – รจ Villa Napoli, a Palermo, tipico esempio di totale e scellerato disinteresse da parte delle Istituzioni. Questa splendida villa settecentesca รจ stata ceduta dalla Regione siciliana, proprietaria dellโimmobile, al patrimonio dellโOrchestra Sinfonica Siciliana, impedendo di fatto, alla Soprintendenza di accedere ai finanziamenti per il suo recuperoโ. La ragione sarebbe da attribuirsi al sequestro degli immobili, avvenuto negli anni scorso a causa del suo stato di degrado e dei ripetuti saccheggi.
In quanto Capitale della Cultura, quindi, non รจ una sorpresa scoprire che la maggior parte dei siti sui quali si richiede un intervento tempestivo si trovino a Palermo, ma non mancano le segnalazioni dalle altre province dellโisola. Tra queste, il Teatro antico di Taormina, una delle mete piรน amate dai turisti che, nonostante le limitazioni nellโambito dellโorganizzazione degli spettacoli, accusa giร i colpi causati dalle vibrazioni dei grossi impianti dโamplificazione. Nella lista anche la sfortunata chiesa di Santa Rosalia (Agrigento), orfana della facciata seicentesca dal 1951, e dell’imponente Distilleria Giuffrida, che da anni รจ al centro delle preoccupazioni per la minaccia dei crolli.
Legambiente rivolge la sua supplica spassionata al pubblico e al privato: il primo fin troppo spesso in ritardo sulle opere di recupero, lโaltro indifferente nei confronti di ciรฒ che rappresenta il patrimonio di tutti. Zanna conclude dicendo che: โin Sicilia bisogna mettere in atto una vera, continua e seria politica per salvare il nostro patrimonio culturale prima che se perda traccia e memoriaโ.