Ognuno di noi, chi più, chi meno, sente la necessità di porre ogni cosa al proprio posto, avverte il bisogno di identificare tutto e tutti secondo schemi definiti. Questa storia in particolare mette a confronto due concetti, ancora oggi purtroppo per molti, opposti: normale/disabile. Fabio è inquadrato entro quest’ultima categoria: sordo dalla nascita è invalido per l’80%. Eppure la sua storia varca questo limite: il giovane studente universitario bergamasco infatti possiede due lauree, un lavoro e prevede di fare un master all’estero.
Una storia straordinaria verrebbe da dire: ma attenzione a ricadere nel tranello di un’ulteriore categorizzazione. Sì, Fabio è straordinario, ma è un supereroe? È un altro disabile che ce l’ha fatta nonostante l’handicap della sordità? Lecito pensarlo, ma Fabio è anche e soprattutto un ragazzo normale, straordinario semplicemente per il fatto di aver oltrepassato i limiti che la natura gli ha posto dinnanzi. Un esempio da seguire quindi, per tutti.
Fabio Bosatelli, come già detto, nasce sordo, e sin da piccolissimo deve affrontare la prima sfida che la vita gli propone: imparare a parlare, riconoscere i suoni, cosa che farà non senza impegno e fatica. Prima sfida superata, e non è sicuramente l’ultima. Fabio, infatti, ad oggi è dottore magistrale in Ingegneria edile ed in Economia, lavora all’Enel di Seriarte e punta ad un master in economia e management all’estero.
Fabio non dà per scontato il grande aiuto che gli è stato fornito dalla tecnologia, e pensa infatti che se fosse vissuto qualche anno prima probabilmente avrebbe avuto più ostacoli da superare. Il suo sogno è quello di aiutare i ragazzi che in futuro nasceranno con il limite che lui per primo ha superato, così da non doversi più sentire più o meno normali.