Lavoro, indagine rivela i motivi della scarsa produttività degli italiani

In Italia, il lavoro sembra essere quasi una chimera di ogni cittadino alla ricerca di un posto. Ma chi invece è riuscito ad avere un lavoro, quanto è stimolato nell'essere produttivo? Uno studio di Adp ci rivela i risultati di una ricerca intorno ai lavoratori europei.

WorkForce Europe 2018” è l’indagine, condotta da ADP, su oltre 10.000 lavoratori europei di cui 1.300 dipendenti in Italia. Uno studio che fotografa la momentanea situazione della “forza lavoro” nel Vecchio Mondo, nonché la produttività dei lavoratori in tutti gli ambiti.

Lo studio fa notare il maggiore ostacolo alla produttività è la cattiva gestione: viene svelato che un terzo dei lavoratori in Italia (esattamente il 32%) fatica regolarmente per essere produttivo nel proprio lavoro. Oltre ai manager (il 22%), la colpa viene data anche ai supporti tecnologici lenti e insufficienti (19%) insieme a sistemi e processi inefficienti (18%), oltre talvolta alla mancanza di personale (16%).

Forza lavoro che viene studiata anche in ambito del settore manifatturiero italiano. Qui, il 50% dei lavoratori dichiara di essere produttivo al 100% la maggior parte del suo tempo; mentre il 23% circa risponde di esserlo solo qualche volta (incolpando il gap per la cattiva gestione).

Come fa notare Virginia Magliulo, nonché general manager di Adp Italia, “La produttività è vitale per il successo organizzativo ed economico, motivo per cui ottimizzare e massimizzare la produzione è una priorità assoluta per i datori di lavoro“.

Differenze che spiccano in base all’età. Sembra che siano proprio i lavoratori più giovani (dai 16 ai 24 anni) ad esigere degli strumenti più veloci dal punto di vista tecnologico; inoltre, la maggior parte dei giovani compresi tra i 25 e i 34 anni si lamentano dei manager incapaci (24%), delle distrazioni dei colleghi (18%) e dei social media (10%). Viceversa, il 31% dei lavoratori over 55 dichiara di non avere alcun limite alla propria produttività.

Aggiunge Magliulo: “È notoriamente difficile misurare e migliorare i livelli di produttività, ma questi risultati forniscono una buona indicazione dei fattori più importanti. La gestione inefficace è un ostacolo importante alla produttività dei dipendenti, per non parlare della motivazione e dell’impegno, motivo per cui l’investimento nella formazione manageriale è fondamentale. Processi, sistemi e tecnologie devono anche essere aggiornati regolarmente, con l’input del personale di prima linea, per garantire un aiuto e sostegno costante al fine di lavorare al meglio, e nel modo più produttivo possibile“.

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