I commenti sgradevoli non serviranno più a nessuno se Facebook lancerà definitivamente il pollice in giù del “Non mi piace”. Basterà infatti proprio la direzione del pollice per individuare che qualcosa sulla bacheca non è piaciuta. Gli USA stanno sperimentando la funzione che presto potrebbe raggiungere anche l’Italia. Si tratta di una possibile bussola per filtrare l’hate speech: i discorsi d’odio, le molestie, i troll e gli abusi sulla piattaforma.
Non serve allarmarsi, poiché non sarebbe esattamente ciò che speriamo da anni, cioè un “dislike” vero e proprio (come quello presente nelle conversazioni della chat Messenger, per intenderci). Infatti pare che questo si applicherà solo ai commenti. L’obiettivo è quello di etichettare i commenti offensivi o fuori luogo, per permettere alla piattaforma e agli amministratori delle pagine di rendere tali commenti meno evidenti nella discussione sotto a un post: escamotage per non eliminarli del tutto ma per penalizzarli in profondità.
Un portavoce ha smentito seccamente al sito TechCrunch: “Non stiamo testando il Non mi piace, stiamo al contrario esplorando una funzionalità che dia alle persone e a noi i feedback sui commenti sui post delle pagine pubbliche”. Più vicino alle attuali segnalazioni per i post utilizzate nelle pagine, gestite da amministratori, con regolamento preciso e severo. Gli algoritmi di Facebook avrebbero poi il compito di declassare, eliminare o togliere quegli interventi dalle posizioni di maggiore evidenza in calce a un contenuto.