Domenica 4 marzo si riceveranno due schede elettorali, una per la Camera e una, nel caso in cui lโelettore abbia almeno 25 anni, per il Senato.
La nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, introduce un sistema misto, proporzionale e maggioritario, e prevede che il Parlamento venga eletto in due modi diversi ma collegati: uno detto โuninominaleโ e lโaltro โproporzionaleโ o โplurinominaleโ.
Come funziona?
Attraverso lโuninominale, ciascun partito o coalizione presenta un unico candidato e chi prende piรน voti tra i singoli candidati di ogni collegio, il quale รจ determinato dallโarea di residenza dellโelettore, viene eletto deputato; una sorta di scontro testa a testa in cui cโรจ un solo seggio a disposizione, attribuito a chi ha anche un solo voto in piรน del concorrente piรน prossimo.
Il proporzionale mette in palio un numero maggiore di seggi per ogni collegio, ma questi vengono distribuiti in maniera proporzionata ai voti ottenuti dai singoli partiti o coalizioni. Attraverso questo metodo, le future camere saranno composte da 1/3 degli eletti provenienti dai collegi uninominali, mentre i restanti Onorevoli proverranno dai proporzionali.
La scheda.
Ogni scheda si presenterร divisa in un certo numero di aree separate tra loro, esattamente come allโinterno del fac-simile, e allโinterno di ogni area ci sarร uno spazio rettangolare con un unico nome: il candidato scelto dal partito o dalla coalizione per quel seggio uninominale. Inoltre, sotto la casella rettangolare del candidato allโuninominale, ve ne saranno una o piรน di una, recanti i simboli dei partiti, con accanto una serie di nomi, dai due ai quattro; si tratta dei candidati attraverso il metodo proporzionale per quel collegio da ogni partito.
Come si vota?
Si potranno fare al massimo due segni: gli elettori potranno barrare il nome del candidato al collegio uninominale che si preferisce e scegliere una delle liste che lโappoggiano per il proporzionale. I due segni dovranno essere fatti necessariamente nella stessa area, dunque non sarร previsto alcun voto disgiunto: ciรฒ comporta che non si potrร , ad esempio, votare un candidato al collegio uninominale di centrosinistra e una lista di centrodestra; per non invalidare il voto si dovrร rimanere allโinterno della stessa area.
Altra specifica importante: la legge elettorale non prevede che lโelettore esprima la propria preferenza sul candidato. La lista dei nomi collegati al collegio proporzionale per ogni partito costituisce una semplice informazione in piรน; non รจ possibile, dunque, scegliere il candidato che si preferisce al proporzionale, ma si dovrร barrare solamente il simbolo della lista a cui รจ collegato e sperare che venga eletto. Pena, ancora, il rischio di invalidare il voto.
Tracciando un solo segno su uno dei partiti โ votando quindi per il proporzionale โ il voto verrร esteso anche al candidato del collegio allโuninominale, ma ciรฒ non avviene viceversa. Se si barra solo la casella per il candidato allโuninominale, infatti, i voti verranno distribuiti tra le liste che appoggiano il candidato uninominale in proporzione alle preferenze ricevute dalle liste stesse. Quindi se una delle liste che formano la coalizione ha ricevuto il 30 per cento dei voti, riceverร anche il 30 per cento dei voti di chi non ha votato esplicitamente per nessuna lista di quella coalizione ma solo per il candidato uninominale relativo.