Siamo a gennaio, “anno nuovo, vita nuova” – e mai detto fu più azzeccato, soprattutto per le migliaia di studenti del quinto anno delle superiori che iniziano a pensare a quale sarà la prossima mossa.
State attenti a non credere che questa scelta riguardi solo i futuri neo-diplomati. Secondo le statistiche del MIUR, il numero degli iscritti tardivi, ossia gli over 22, a un corso di laurea triennale è in calo (l’apice era stato raggiunto nel 2003/2004). Ma il mercato del lavoro si sta evolvendo e chi può dire che la ricerca di nuovi lavoratori con competenze più approfondite e specialistiche non riportino negli atenei qualche over in più?
A differenza della Cina, che non accetta richieste d’immatricolazione degli studenti over 30 per il BA (l’equivalente della nostra triennale) e over 40 per il Master Degree o PhD (rispettivamente specialistica e dottorato), le università italiane lasciano una porta aperta a chiunque decida di intraprendere un percorso formativo universitario in qualsiasi settore.
Che siate venticinquenni scoraggiati dalle passate esperienze accademiche o cinquantenni che inseguono un avanzamento di carriera ottenibile solo al conseguimento di una laurea, potete accedere a ogni corso di laurea senza alcuna limitazione dettata dall’età. Se siete in possesso di un diploma di maturità, siete degli ottimi candidati.
L’unica cosa da tenere in conto, soprattutto per chi ha lasciato i banchi scolastici da molto tempo, è che alcuni corsi sono ancora ad accesso programmato e sarà quindi necessario sostenere un test per ottenere l’ammissione.
Un messaggio alle matricole diciannovenni, che a ottobre guarderanno con sospetto quel collega nato negli anni ’70, quel signore in giacca e cravatta un po’ a disagio tra tutti quei giovani spensierati freschi di liceo: non esiste un’età più giusta per imparare o vivere l’esperienza universitaria.
Consci del fatto che l’età giusta per immatricolarsi non esiste, godetevela finché siete (più o meno) giovani!