L’amore omosessuale raccontato dentro un fumetto. Chi ci ha pensato, e con un certo successo di pubblico, è Salvatore Callerami, artista catanese che ha portato il suo talento siciliano oltre lo Stretto, a Bologna precisamente, dove vive da due anni. Il fumetto in questione si intitola Lui e l’orso e parla della convivenza di due ragazzi gay che pian piano scoprono di essere più affini di quanto pensassero.
“È stato un caso la creazione di questo fumetto. Ho iniziato a postare su Facebook alcuni disegni con coppie di uomini, delle raffigurazioni che rivelavano ciò che io sono, divertendomi sulle differenze di statura. Personaggi robusti e magrolini, che diventarono gli archetipi rispettivamente di Diego e Simone, i due ‘eroi’ del fumetto”, racconta l’autore ai microfoni di LiveUnict.
Fondamentale è stato l’apporto dei social network per la creazione del fumetto vero e proprio. “Sono stati i lettori che mi seguivano a convincermi realizzare una storia – continua Callerami -. Iniziai con delle strisce semplici, senza nessuna caratteristica in particolare o trama, giusto per divertirmi. Da lì la pagina si ingrandì raggiungendo i 6000 fan in una settimana e aumentando anche il numero delle condivisioni dei miei disegni, continuando a crescere nel giro di pochi mesi. La casa editrice Renbooks mi contattò in seguito per la realizzazione di un fumetto completo basato su questa idea. Ho dovuto creare una trama più articolata e arricchire il cast del fumetto. Oltre i due protagonisti ho inserito Susanna: amica bisessuale di Simone, Melissa: donna transessuale, Carlotta: la ‘frociarola’ (eterosessuale attratta dal mondo omosessuale), Maritozza: la drag queen, la nonna di Simone e tanti altri”.
Ognuno di questi personaggi creato da Salvatore ha due caratteristiche essenziali: i tratti di chi fa parte della sua vita e le sfaccettature caratteriali della sua stessa persona. L’innovazione vera e propria però la ritroviamo nella ricerca dello stile, come spiega l’autore: “Per Dandelion, il mio primo fumetto, uso lo stile euromanga che abbraccia sia la morbidezza del tratto disneiano e franco-belga sia lo stile prettamente orientale del manga nella regia delle scene; mentre lo stile di Lui e l’orso è un’evoluzione di quello precedente, uno stile più ricercato e personale ispirato al cartoon di Steven Universe (cartone animato statunitense)”.
Interessante è la differenza fra i due fumetti creati da Callerami. Rispetto a “Lui e l’orso” che ci racconta uno spaccato di vita quotidiana incentrato sulla tematica omosessuale, “Dandelion” è il genere fantasy ricercato, che porta con sé la riflessione esistenziale e filosofica.
“Dandelion – ci spiega – racconta le vicende di un piccolo soffione, uno spirito il cui compito è quello di realizzare i desideri degli esseri umani. Ho voluto realizzare questo personaggio partendo dal ricordo di quando ero bambino e mia madre mi diceva di esprime i desideri e soffiare sul fiore per vederlo realizzato. In ogni episodio la protagonista deve affrontare diversi temi importanti che toccano la vita di ognuno di noi. Come nel primo albo in cui una bambina desidera che il proprio gatto ammalato possa vivere in eterno. Alla fine sarà la fatina, nell’impossibilità di realizzare il suo sogno, a far capire alla bambina che eterno è solo il ricordo che portiamo con noi”.
Difficile ma non impossibile veder realizzate le proprie aspirazioni artistiche. “Oggi collaboro con due case editrici: la Renbooks per Lui e L’orso e Shockdom per Dandelion. Ma non è stato facile raggiungere questo primo traguardo. L’editoria di fumetti in Italia non è molto remunerativa e non punta agli esordienti ma a fumettisti già affermati. Non è semplice: la distribuzione e la stampa non sono economiche e le percentuali di guadagno sono basse. Il consiglio è quello di non arrendersi e portare pazienza, studiare ogni giorno per immergersi in questo sogno. Oggi, oltre le fiere del fumetto che danno visibilità agli esordienti, c’è anche il web che permette una visibilità immediata. È stata proprio quest’ultima via a permettermi di pubblicare le mie due creazioni letterarie”.