Secondo un’indagine condotta da LiveUnict, molti studenti lamentano l’impossibilità di utilizzare la Carta dello Studente, che dovrebbe permettere di “accedere a sconti riservati”, come si legge sullo stesso sito dell’Ateneo catanese.
Un primo problema dipende proprio dal riconoscimento del tesserino. A Catania viene infatti istituto ogni anno lo sconto sui libri universitari del 27%, disponibile fino al mese di aprile. Ma, come è stato da noi verificato, le maggior parte delle librerie richiedono esclusivamente la fotocopia della tassa universitaria, con l’onere di dover stampare il documento anche in tre momenti diversi durante l’anno. L’Ateneo prevede ben 3 rate di iscrizione e, generalmente, viene richiesta sempre la copia più recente.
Stessa cosa vale per molti cinema, che a Catania richiedono la copia della tassa universitaria per permettere di accedere allo sconto. Diversa è, invece, la situazione per quanto riguarda i musei, i teatri e i siti culturali (italiani e non), che riconoscono il tesserino. A godere di agevolazioni sono soprattutto gli studenti iscritti in particolari corsi di studio umanistici, come Beni culturali.
Il tesserino potrebbe rivelarsi utile anche per ottenere lo sconto universitario sul servizio metropolitano; se solo non fosse che, come recita lo stesso sito d’Ateneo, l’agevolazione si ottiene: “a fronte della presentazione all’operatore della biglietteria dell’attestazione dell’avvenuto pagamento delle tasse universitarie riferite all’anno accademico in corso”. Nel caso, invece, del parcheggio di via Zenone, gratuito per gli studenti universitari, esiste la tacita legge dell’esporre la tassa d’iscrizione (contenente tra l’altro dati personali) sul cruscotto.
Ulteriore problema riscontrato dagli studenti sono i tempi di erogazione della Carta dello Studente, che deve essere prima richiesta tramite il Portale Studenti dell’Università di Catania. Tuttavia, non esiste un sistema di notifica: il richiedente si renderà conto che il tesserino è pronto consultando online lo stato della procedura, che in alcuni casi dura anche un anno. “L’ho ordinata e non l’ho ancora ricevuta. Perché non consegnarla al momento dell’immatricolazione, eliminando il passaggio della richiesta?”, ci ha proposto Chiara, già laureata in Scienze e Lingue per la Comunicazione Internazionale.
La Carta dello Studente, inoltre, potrebbe avere una maggiore validità qualora l’Ateneo si attivasse anche per realizzare nuove convenzioni sul territorio catanese. Emblematico è l’esempio del tesserino emesso dall’Università di Torino, che risulta indispensabile per gli studenti. La carta, nell’Università piemontese, viene utilizzata come tessera identificativa per accedere alle biblioteche, alle aule studio e per superare i varchi controllati, attraverso la modalità elettronica. La smart card torinese è necessario per caricare anche l’abbonamento ai trasporti, così come per disporre della rete wi-fi universitaria.
Sebbene all’Università di Catania non ci sia un tale livello di digitalizzazione di servizi, c’è comunque da chiedersi: a Catania, quindi, la Carta a quali sconti riservati agli studenti permetterebbe di accedere?