L’Europa si divide tra università gratis e tasse elevate

Si parla ancora di tasse universitarie. Stavolta, però, in Europa: tra chi ha adottato il modello dell'università gratis, come alcune nazioni della Mitteleuropa e i Paesi scandinavi, e chi invece propone una tassazione elevata, come i Paesi mediterranei e della Gran Bretagna.

Le università gratis esistono e non sono neppure così lontane dall’Italia. Parliamo dei paesi della Mitteleuropa e della Scandinavia: tra la Germania, l’Austria, la Danimarca, la Finlandia, la Svezia e la Norvegia, gli studenti non pagano tasse (salvo alcune eccezioni); mentre i costi più elevati si registrano in Inghilterra, in Francia e anche in Spagna.

La meta principale è la Germania, dove studenti sia appartenenti all’Unione Europea che non, sono esenti dal pagare le tasse universitarie. Tuttavia, all’interno della stessa nazione tedesca, vi sono alcune regioni (Land) che possono imporre il pagamento delle tasse universitarie a chi non riesce a completare gli studi in tempo. Alle università tedesche, seguono quelle dei Paesi scandinavi: in Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia, gli studenti dell’Ue sono esenti dal pagamento delle tasse; al contrario, per i non europei, sono gli stessi istituti a decidere dell’applicazione delle tasse.

Di ritorno, poi, sempre nella Mitteleuropa, ma spostandosi un po’ più a Est, troviamo altre due nazioni che abbracciano il modello delle università (quasi) gratis: in Austria, ancora gli europei non sono “tassati”, mentre per gli altri, si richiede un pagamento di 700€ circa ogni semestre; in Repubblica Ceca, invece, la questione è un po’ diversa: qui, gli studenti – europei e non – non pagano, ma soltanto se questi completano il programma nei tempi previsti (in lingua ceca). Spostandosi nei Balcani, invece, è la Grecia a rappresentare la fazione delle università gratis, anche se non del tutto: infatti, qui, gli studenti non pagano la triennale, mentre per la magistrale sono gli stessi istituti a decidere se applicare una tassazione.

Ma, la questione è diversa per altri paesi. Le tre nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, sono tra le più costose del continente, ovvero: la Francia, dove la triennale costa 189€ l’anno, la magistrale 260€, più altri 213€ di coperture previdenziali; l’Italia, dove si parte dai 190€, ma si tocca un massimo di 1.200€ circa (tutto a seconda del reddito e del programma di studi); e la Spagna, dove le tasse vanno dai 700€ ai 2.000€ l’anno per la triennale e fino a 4.000€ l’anno per la magistrale (analoga situazione in Portogallo). Ad affiancarsi alla Francia, Italia e Spagna, sono i Paesi bassi, dove si raggiunge una soglia di 2.000€.

Tuttavia, le università più costose si trovano – si può dire – staccate dal continente europeo e dalla stessa Ue, ovvero, in Inghilterra. Qui, gli studenti devono sborsare tra i 10.000€ e gli 11.000€ l’anno per il conseguimento della triennale; con delle aggiunte per chi non è cittadino europeo. Stesso discorso per il Galles, mentre in Irlanda, si va dai 6.000€ per la triennale, ai 30.000€ per la magistrale. Invece in Scozia, la triennale si può conseguire gratis, mentre per la magistrale si toccano i 5.000€ l’anno.

Leggi anche: Grasso propone: “Aboliamo le tasse universitarie”

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