Un altro colpo sferrato contro le facoltà a numero chiuso: presto verranno riaperte le graduatorie di Medicina, Veterinaria ed Odontoiatria dell’anno 2015/2016, come stabilito dal Tar del Lazio.
Dopo la recente vittoria contro il numero chiuso nelle facoltà umanistiche nella Statale di Milano, un’altra sentenza del Tar del Lazio si appresta a diventare operativa. Infatti, a partire dal 8 gennaio verranno riaperte le graduatorie 2015/2016 per Medicina,Veterinaria ed Odontoiatria. Ricordiamo che le graduatorie in questione sono su scala nazionale, pertanto interesseranno tutti gli atenei del Paese, che per quell’anno non hanno assegnato tutti i posti disponibili.
Tutto questo è successo perché il Ministero dell’Istruzione il 10 febbraio 2016 chiuse le graduatorie dopo i test del settembre precedente, benché ci fossero ancora dei posti disponibili per le facoltà richieste e dei candidati da chiamare. Il Miur sostenne di aver agito a tutela della continuità didattica, interrompendo lo scorrimento degli elenchi, e di fatto impedendo la copertura di tutti i posti disponibili per quell’anno.
Ben presto venne fatto ricorso al Tar del Lazio, il quale nel luglio 2016 diede ragione agli studenti e ai loro sindacati, ponendosi contro la decisione del Miur. In seguito alla sentenza del Tar, tuttavia la situazione si blocca perché il Miur non va in appello né procede alle immatricolazioni. Il Ministero avrebbe dovuto sottostare alla sentenza molto tempo fa, ma solo a fine dicembre 2017 ha diffuso una nota in cui dà disposizioni per la riapertura delle graduatorie a partire dall’8 gennaio 2018. Si potrebbe dire meglio tardi che mai, ma resta comunque una vittoria per i migliaia di aspiranti medici che ogni anno si vedono tagliati fuori dalle graduatorie. Si stima che i posti rimasti non assegnati per quell’anno siano circa mille tra tanti atenei d’Italia.
Di fatto, così, a partire dall’8 gennaio, chi ha fatto ricorso può accedere alla propria pagina personale sul portale Universitaly e verificare l’aggiornamento della posizione. C’è da dire però che trattandosi di graduatorie relative a precedenti anni accademici, è molto probabile che gli studenti aspiranti medici, veterinari ed odontoiatri di quell’anno abbiano in buona parte intrapreso altre strade o altri corsi di studio, o ancora che abbiano tentato ed ottenuto il posto gli anni successivi. Tuttavia, la sentenza del Tar segna ancora una volta una vittoria per gli studenti, perché è impensabile e allo stesso tempo lesivo del diritto allo studio non assegnare i posti, quando vi è la disponibilità.
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