Superato il vaglio del Senato, la manovra di bilancio per il 2018 è legge. Al suo interno previsti anche degli sgravi per gli affitti agli studenti universitari fuori sede.
A conti fatti, il costo della manovra di bilancio per l’anno venturo ha un valore di quasi 28 miliardi di euro. Al suo interno sono previsti diversi capitoli riservati agli argomenti più disparati, si va dalle pensioni, al bonus bebè, all’assunzione giovani e allo sport, ma vengono interessati anche gli studenti universitari fuori sede.
Infatti, all’interno della manovra si parla anche di detrazioni Irpef degli affitti universitari. La detrazione riferita ai canoni di locazione di alloggi universitari per i fuori sede torna a spettare, a regime (e non soltanto per i periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2017 e 31 dicembre 2018) agli studenti iscritti a un corso di laurea presso un ateneo la cui sede si trovi almeno a 100 km dal comune di residenza e, comunque, in una provincia diversa, per le residenze situate nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi, per un importo non superiore a 2.633 euro.
La distanza da rispettare è riferita anche alla stessa provincia ed è ridotta della metà per gli studenti che abitano in località montane o disagiate.
La novità consentirà di arginare in parte i problemi legati all’evasione fiscale, dovuti al fatto che molto spesso i locatori, evitando di depositare il contratto all’Agenzia delle Entrate, ricevono l’intero importo dell’affitto senza pagare le dovute tasse; importo che gli studenti sono costretti a pagare completamente in nero, a volte a vedendosi disconosciuto lo status di “fuori sede” che gli spetterebbe con un contratto regolare.