Fulvio Frisone, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Catania, ha annunciato che a partire da venerdì 24 novembre 2017 comincerà uno sciopero della fame a tempo indeterminato.
Il motivo di tale decisione è da ricollegare ai continui ritardi della Regione Sicilia che da ben 11 mesi non gli fornisce i fondi per l’assistenza a cui ha diritto in quanto disabile.
Non è il primo che si lamenta di tali disservizi di cui si è resa protagonista la Regione Sicilia. Già nei mesi scorsi scoppiò il caso, in seguito ad un servizio del programma tv Le Iene. Si dimise l’assessore Miccichè, mentre il Presidente Crocetta si trovò a dover rispondere ad una manifestazione di piazza in cui Pif si scagliò contro la giunta regionale. Sembrerebbe al momento esserci una situazione di stallo, dato che non si è ancora insediato il nuovo Governo regionale, ma questa situazione si protrae da mesi, tanto che Fulvio ha preso una drastica decisione: fare lo sciopero della fame ad oltranza.
Inoltre, c’è poca chiarezza su quale ente locale tra il comune di Acireale e quello di Aci Catena debba assumere l’assistenza e quindi versare le somme, perché Fulvio abita in una zona in cui confinano i due Comuni anche se formalmente residente ad Aci Catena. Difatti finora l’assistenza è stata pagata dallo stesso che ha speso il doppio di quanto guadagnato con il suo lavoro di ricercatore all’Università di Catania.
Fulvio chiede anche che questa legge non sia annuale perché la situazione tende a ripetersi ogni anno, causando spostamenti e giri di uffici per risolvere una questione molto semplice con un costo non indifferente, che non sempre le famiglie sono in grado di permettersi.