Il Salvador Mundi del grande pittore artistico, Leonardo Da Vinci, è l’opera d’arte più costosa della storia umana. L’Italia di Leonardo Da Vinci, illumina così, l’America dell’arte.
La grande opera d’arte Salvador Mundi è stato venduto all’asta per 450 milioni di dollari (commissioni incluse), l’equivalente di circa 381 milioni di euro. Si tratta di un dipinto a olio su tavola, del grande maestro Leonardo, databile al 1499. È stata pubblicata solo nel 2011, in occasione di una mostra alla National Gallery di Londra, in cui è stata presentata al pubblico, in seguito ad alcuni lavori di restauro.
Il quadro raffigurante Gesù Cristo è stato dipinto in Francia per Luigi XII. Cristo, presentato frontalmente e a mezza figura mentre leva la mano destra per benedire e nella sinistra tiene il globo, simbolo del suo potere universale e della sua maestosità. In realtà , il globo presentato, testimonia un accurato studio sulla rifrazione ottica attraverso il vetro, in sintonia con gli interessi scientifici di Leonardo. Durante il suo restauro, è emersa una notevole qualità pittorica ben superiore alle aspettative, con una grande ricchezza cromatica, grazie ai colori azzurri e rossi del panneggio.
Secondo Christie’s, conosciuta come la più grande casa d‘aste al mondo, il Salvador Mundi sarebbe l’ultimo quadro di Leonardo ancora in mani private: a metterlo in vendita è stato il fondo di famiglia del miliardario russo Dmitri Ryobovlev, che lo comprò nel 2013 per 127,5 milioni di dollari.
Il battitore dell’asta ha dichiarato, che si trattasse di un momento storico mentre uno dei potenziali acquirenti per telefono ponderava se alzare la puntata oltre i 300 milioni. Il prezzo pagato per il “Salvator Mundi” è ancora più considerevole alla luce dello stato del mercato dell’arte in cui per i prezzi degli “Old Masters” sono in retromarcia e per la fame dei collezionisti per l’arte contemporanea.
La storia della piccola tavola leonardesca sembra lo specchio dei nostri tempi, divisi tra avida speculazione finanziaria e ricerca di nuovi valori. Una cosa è certa. La mossa di Christie’s si è rivelata spettacolare. Un vero “colpo di teatro”, l’aver inserito il dipinto antico nella serata milionaria dedicata all’arte contemporanea. Una decisione alquanto stravagante, giustificata perché questa opera, rappresenta la più grande scoperta del secolo.
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