Nell’incertezza dell’insegnamento nella nostra nazione, sono molte le opportunità lavorative che un aspirante docente può prendere in considerazione all’estero. Armandosi di coraggio e di un’ottima dose di buona volontà, si possono infatti ricoprire cattedre in altri paesi anche per lunghi periodi e con stipendi adeguati.
Le più importanti opportunità di insegnamento si concentrano presso le ambasciate italiane nei paesi stranieri: i consolati infatti offrono cattedre di insegnamento per la lingua italiana, spesso mettendo a disposizione anche vitto e alloggio. Le candidature possono essere inoltrate per email sui vari siti internet delle ambasciate, cui bisogna inviare il CV in formato europeo. Nei suddetti siti si possono trovare anche i contatti telefonici subordinati al costo delle chiamate internazionali. Gli insegnamenti avvengono di norma per lunghi periodi e ci si può candidare anche senza abilitazione – fatte salve le condizioni di insegnamento dettate dall’acquisizione dei determinati CFU – ma dando disponibilità immediata. Lo stipendio è relativo a seconda del paese, in base alla distanza e al rischio che vi si corre. Recentemente sono stati pubblicati bandi e avvisi sui siti delle ambasciate dell’America meridionale, dove cercano insegnanti di lingua italiana; per candidarsi basta inviare il CV aggiornato in formato europeo agli indirizzi email reperibili sui siti internet e il modulo di Messa a Disposizione adeguatamente compilato.
Molteplici sono inoltre le possibilità di insegnamento presso le università straniere, sebbene lì sia leggermente più complesso perché sono richieste specifiche lauree magistrali: le università straniere pubblicano bandi in lingua inglese con i necessari requisiti e anche lo stipendio proposto. Recentemente, a titolo di esempio, l’università di Sarajevo ha emesso un bando di lettorato in lingua italiana per il quale si offre uno stipendio di 700 euro avente però come requisito la laurea magistrale in “Italiano per l’insegnamento agli stranieri“.
Infine un discorso diverso è il conseguimento dell’abilitazione presso paesi stranieri: in quel caso si rimanda sempre agli indirizzi e ai contatti dei consolati esteri, che forniranno tutte le indicazioni del caso, ma bisogna sapere che ogni paese offre dei corsi di durata e costi variabili al termine dei quali bisogna superare un esame di stato abilitante. Solo allora si potrà insegnare presso quel paese o informarsi per convertire l’abilitazione a quella italiana.