L’anno accademico 2017/18 è praticamente alle porte e mentre gli atenei nazionali si preparano ai test d’ammissione, il MIUR pensa ad accogliere le future matricole universitarie attraverso una rinnovata campagna informativa per incentivare il diritto allo studio.
La propaganda ministeriale è già partita dall’inizio di agosto ed è salutata dallo slogan “Continua gli studi, accedi al futuro”; il messaggio si rivolge naturalmente alle studentesse e agli studenti che affrontano gli ultimi anni del liceo, per esortarli ad intraprendere gli studi universitari, sensibilizzandoli anche alla conoscenza dei numerosi benefici che – sulla carta – lo stesso MIUR vorrebbe garantire. “Sono molti gli studenti che non conoscono gli strumenti per il diritto allo studio” – a detta del ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli – “nei casi peggiori, molti rinunciano a proseguire gli studi ed è una rinuncia che non possiamo permetterci”. Orientarsi ed informarsi: queste le parole chiave dell’iniziativa.
Se da una parte la campagna è volta alla sensibilizzazione dei futuri studenti, dall’altra essa introduce l’applicazione dei nuovi fondi stanziati per gli atenei italiani nella recente legge di bilancio, approvata dal governo. La novità più “sostanziosa” riguarda l’incremento del fondo integrativo statale per il diritto allo studio a 217 milioni di euro l’anno, di cui 50 milioni sono stati aggiunti quest’anno; nell’anno accademico 2017/2018, però, i fondi complessivi ammonteranno 223 milioni di euro, in quanto si aggiungeranno circa 6 milioni di euro provenienti dalle non applicate borse di studio della “Fondazione ex art. 34”.
A favore degli studenti, è stata introdotta la “No Tax Area“, secondo cui gli studenti il cui reddito ISEE è inferiore a 13.000 euro sono esenti dal pagamento dell’iscrizione; godranno di agevolazioni per l’iscrizione anche tutti gli studenti con reddito minore di 30.000 euro. Per entrambi i provvedimenti, è stato destinato un fondo nazionale di 55 milioni di euro, mentre circa 7.5 milioni di euro dovrebbero essere destinati per le risorse necessarie agli studenti diversamente abili e/o con difficoltà di apprendimento. Per favorire inoltre la mobilità internazionale – es. stages all’estero e viaggi studio – insieme all’accesso alle lauree scientifiche o di interesse nazionale, è previsto un ulteriore fondo di circa 64 milioni di euro, all’interno del quale 5 milioni dovrebbero essere impiegati nelle attività di tutorato e orientamento pre – universitario.
Per evitare che tali fondi rimangano solo numeri, il MIUR ha stabilito che i finanziamenti annuali agli atenei dovranno essere erogati entro il 30 settembre di ogni anno. Altra novità importante è la modalità di destinazione delle medesime risorse: se prima essa avveniva in base alla spesa storica, andando a favorire le aree con maggiori investimenti (anche e sopratutto extra – universitari), con la nuova riforma si terrà conto del “fabbisogno reale”: la distribuzione avverrà quindi in base alle necessità dei singoli territori nazionali. In quest’ottica, sono in programma agevolazioni a favore degli studenti delle zone terremotate, mentre dovrebbero essere erogati anche ulteriori bonus economici per le regioni che maggiormente investono a favore degli studenti, con quote proporzionali all’investimento attuato.
Per un’attenzione più capillare rivolta ai propri studenti, il MIUR ha deciso inoltre di riattivare il proprio Osservatorio del diritto allo studio. È invece possibile collegarsi al sito internet creato appositamente dal MIUR per avere maggiori informazioni sulla campagna promozionale e i relativi provvedimenti previsti.