La nota rivista National Geographic dedica la sua copertina di agosto all’Etna con una serie di foto all’interno riassunte dal titolo: “Etna: una storia d’amore millenaria”.
Fin da bambini, ci hanno insegnato a chiamarla “A’ Muntagna”: una grande madre che indisturbata – venerata e rispettata – troneggia su tutto il territorio circostante e che, abbracciando i propri figli, li fa sentire a casa. Distruttrice e fonte di vita, per i siciliani non è mai il “Monte Etna” o semplicemente un “vulcano”, come riportano le riviste scientifiche o come si può leggere su Wikipedia: i più anziani, coloro che ancora parlano il dialetto, i suoi figli lo sanno che è “A’ Muntagna” e provano a conservare e trasmettere questo nome anche alle generazioni future.
Ed è proprio alla nostra “Muntagna” che National Geographic dedica la sua copertina di agosto 2017. La rivista mensile della National Geographic Society, tradotta in 31 lingue diverse e pubblicata in moltissimi paesi, ha sempre mostrato un interesse particolare per l’Etna, soprattutto in periodo di eruzioni. E, questo mese, le rende omaggio con una serie di foto di Alessandro Gandolfi.
Fonte di stupore e meraviglia per studiosi, turisti, scienziati o appassionati di natura, l’Etna è il vulcano attivo più alto della Placca euroasiatica e sorge sul lato orientale della Sicilia, superando i 3.300 metri. Nella copertina scelta da National Geographic, si può ammirare una veduta notturna dell’Etna da Misterbianco, a ovest di Catania. Ma all’interno della rivista si trovano altre foto, tutte diverse tra loro, che mirano a delineare e a dare un piccolo assaggio della natura multiforme del vulcano che, da qualsiasi punto lo si guardi, non è mai uguale, offrendo scorci, scenari e paesaggi infiniti che lasciano incantato l’osservatore.