Spotify e Figure1 hanno condotto ultimamente un’indagine che ha appurato come i chirurghi siano appassionati di musica e che il genere più amato in sala operatoria sia il rock (49%) con a seguire il pop (48%), la musica classica (43%), il jazz (24%) e l’ r&b (21%).
“La vita delle persone è nelle mie mani e ascoltare il rock mi trasmette tranquillità, in questo modo la mia totale attenzione è rivolta ai miei pazienti. Ascolto le band della mia giovinezza e la sensazione di nostalgia mi trasporta in un luogo tranquillo, che concilia la concentrazione”. Queste le parole di un medico statunitense del Munt Sinai Health System di New York, per fare un esempio. Analizzando la situazione più nello specifico, pare che moltissimi chirurghi se non tutti, compresi gli specializzandi, ascoltino musica mentre lavorano. La varietà di pezzi è particolarmente apprezzata: più dell’ 89% dei medici mette playlist a ripetizione.
Il sondaggio, svolto a giugno per la piattaforma Figure1, è stato posto a chirurghi di tutti i Paesi del mondo, in particolare negli Stati Uniti era composto da 12 domande volte a capire i loro interessi musicali in sala operatoria e la ragione della scelta di tali canzoni.
Secondo i maestri del bisturi, la musica aiuta a rilassare e calmare i nervi sia dell’ equipe medica che degli stessi pazienti, quando sono sottoposti ad anestesia locale. Inoltre, viene chiesto loro, spesso, quale genere preferiscano ascoltare durante l’operazione.
Niente timori o ansie, però, per i pazienti che temono un’eccessiva distrazione da parte del professionista: i medici infatti spengono immediatamente qualsiasi apparecchio nei momenti più critici.
I brani più apprezzati dai chirurghi sono inseriti su Spotify in un’apposita playlist – che trovate in calce all’articolo – dal titolo “Surgeon Soundtrack”. In questa raccolta spiccano pezzi come: “Rock You Like a Hurricane” degli Scorpions, “Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses, “Break on Through” dei Doors, “Paint it, Black” dei Rolling Stones, “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin. Poi “We Will Rock You” dei Queen, “Back in Black” degli AC/DC, “Rebel Rebel” di David Bowie, “Ace of Spades” dei Motörhead, “Nothing Else Matters” dei Metallica e “Piece of My Heart” di Janis Joplin.
Pezzi potenti e, a quanto pare, efficaci per la calma e il benessere di chirurghi e pazienti!