Il Tar del Lazio ha riaperto le porte ai docenti che pur avendo l’abilitazione per il sostegno erano rimasti esclusi dalle preselezioni venendo scavalcati dai colleghi non abilitati.
In Sicilia sono state ben 300 le cattedre assegnate ai docenti non specializzati a discapito di chi era in possesso di tutti i titoli abilitati all’insegnamento. Il Tar del Lazio ha riaperto le porte ai docenti abilitati al sostegno che, tuttavia, dovranno ottenere ugualmente il titolo del tfa.
Nella regione Sicilia si sono verificati numerosi casi di trasferimenti sul posto del sostegno, anche senza specializzazione, per far avvicinare i docenti dal Nord al Sud. In Sicilia, sono stati moltissimi i casi di trasferimenti sul posto del sostegno anche se non in possesso della specializzazione, allo scopo di far “avvicinare” docenti dal Nord al Sud.
Per i giudici amministrativi è necessario valorizzare: “sia dell’interesse pubblico alla disponibilità di insegnanti di sostegno qualificati, in misura sufficiente per il relativo fabbisogno, sia dei principi, di cui agli articoli 33 e 34 della Costituzione, sia infine in corrispondenza dei canoni di logicità e ragionevolezza, che disciplinano l’operato della pubblica amministrazione: principi, tutti, in base ai quali si deve privilegiare la tesi, volta ad assicurare lo scorrimento della graduatoria nei posti non utilizzati”.
Annullati, dunque, i decreti del Miur riguardanti i posti disponibili da coprire al termine della fase preselettiva e lo scorrimento successivo delle graduatorie di merito. La conseguenza della sentenza sarà lo scorrimento delle graduatorie in tutta Italia e la disposizione di prove suppletive, dove ci sono posti vacanti, per i candidati precedentemente esclusi.