Come ogni anno arriva puntuale la classifica CENSIS, l’istituto di ricerca socio-economica italiano. Si tratta di una guida annuale a supporto dell’orientamento di studenti che vogliono intraprendere la carriera universitaria.
Come è ben risaputo, si tratta di una particolare analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0.
Per l’anno 2017/2018 l’Università degli studi di Catania si classifica al penultimo posto, guadagnando una posizione rispetto all’anno scorso. Palermo, invece, rimane invariata alla sesta posizione. A primeggiare, le Università del centro-nord, Bologna e Firenze che spiccano soprattutto per digitalizzazione e internazionalizzazione.
La ricerca del CENSIS ha preso in considerazione vari indicatori: i servizi offerti agli studenti (come il numero di pasti garantiti per iscritto o i posti letto), la spesa per le borse di studio erogate, le strutture messe in campo dalle diverse Università, come biblioteche o laboratori scientifici, l’informatizzazione e i servizi digitali offerti e il grado di “internazionalizzazione” , ovvero la capacità di attrarre studenti stranieri e la quantità di risorse messe in campo per la mobilità internazionale.
La classifica CENSIS 2017/2018 completa