I genitori e le famiglie possono fornire un importante supporto e un valido aiuto nella scelta del percorso di formazione dei propri figli, aiutandoli a valutare e confrontare le diverse scelte possibili. Importante che però si lasci spazio ai figli nell’informarsi adeguatamente.
Spesso i genitori sono immersi quanto i loro figli nella problematicità della scelta, come si evidenzia nella tipologia di domanda più frequente: “vogliamo fare la scelta giusta, quella che ci darà tutte le garanzie…”. Talvolta può mancare ai genitori, per varie ragioni, l’idea di ‘formazione universitaria’ come percorso complesso, che richiede a studenti e studentesse autonomia, conoscenze, risorse, obiettivi, adattamento. E così i genitori esprimono il desiderio che il figlio/a si iscriva ad un corso di laurea ‘qualsiasi’: “purché non stia a casa a fare niente…”; e si attivano “purché non perda un anno… anche se non passa il test intanto si iscrive ad altro…”.
Dall’ultimo rapporto Almalaurea, si osserva che il background familiare ha un forte effetto sulle opportunità di completare il percorso di istruzione universitaria: fra i laureati, infatti, si rileva una sovra-rappresentazione dei giovani provenienti da ambienti familiari favoriti dal punto di vista socio-culturale.
I laureati con almeno un genitore in possesso di un titolo universitario sono il 29% (nella popolazione maschile italiana fra i 45 e i 64 anni i laureati sono solo il 13%).
Il contesto culturale e sociale della famiglia influisce anche sulla scelta del corso di laurea: i laureati provenienti da famiglie con livelli culturali più elevati hanno scelto più frequentemente corsi di laurea magistrale a ciclo unico (il 44% ha almeno un genitore laureato) rispetto ai laureati che hanno optato per un percorso “3+2” (26% per i triennali e 30% per i magistrali). Questi valori risultano del tutto simili a quelli osservati nel 2006, quando la percentuale dei laureati con almeno un genitore laureato era del 24% tra i triennali, il 29% tra i magistrali biennali e il 45% tra i magistrali a ciclo unico.
Per quanto riguarda il background formativo dei laureati 2016, si registra una prevalenza dei diplomi liceali (67%) e in particolare del diploma scientifico (44%) e classico (16%), seguono con il 19% il diploma tecnico e il diploma pedagogico-sociale (8%); residuale risulta l’incidenza dei diplomi professionali (2%), dell’istruzione artistica (2%) e dei titoli conseguiti all’estero (2%).
In termini di composizione per tipo di diploma si osservano differenze contenute tra i laureati triennali e quelli magistrali biennali (i diplomati liceali sono rispettivamente il 64% e il 67%), mentre i laureati a ciclo unico si caratterizzano per una forte incidenza dei titoli liceali: l’83% ha infatti una formazione liceale, in particolare scientifica (49%) e classica (30%).