L’abilità dei catanesi nel campo delle tecnologie non smette di stupire ed essere riconosciuta in tutto il mondo. Questa volta si tratta di due imprenditori della provincia di Catania. Re-inventano il “servizio taxi”, lo mixano alle dinamiche del car-sharing e lo migliorano implementando “l’algoritmo intelligente” che sta alla base del progetto. Il risultato? Un progetto già concretizzato a Venezia, un riconoscimento internazionale, la sottoscrizione di un contratto con lo sceicco degli Emirati Arabi Uniti e una novità presto in arrivo per Catania.
L’esperienza di Blochin Cuius e Riccardo D’Angelo attesta ancora una volta la rapidità con cui a Catania e provincia le innovazione vengono accolte, interiorizzate e migliorate. I due imprenditori etnei hanno dato vita ad un sistema originale di taxi condivisi. Il progetto si chiama Mvmant, gli utenti attraverso l’app precedentemente installata sul proprio smartphone potranno prenotare la loro corsa su un minivan. Servizio veloce, al costo di 85 centesimi al chilometro. A differenza di un normale taxi, il Mvmant viaggia su dei percorsi stabiliti, così come fa un autobus. Ma senza i ritardi e gli inceppi a cui sono spesso soggetti gli autobus urbani.
La scelta di far seguire al Mvmant un percorso stabilito comporta dei vantaggi non indifferenti: abbattimento dei costi di trasporto, mezzo sempre pieno, allo scopo di ottimizzare la corsa, ed inoltre la riduzione dell’inquinamento. Fattori che soddisfano non solo i finanziatori del progetto, che di fatto prevedono di spendere meno garantendo un servizio efficiente, ma anche i futuri utenti. Per quest’ultimi infatti non c’è il rischio di arrivare in ritardo perché l’autobus segue un percorso prestabilito. Nient’affatto. La ragione si deve all’algoritmo che sta alla base della tecnologia su cui si struttura Mvmant. Lo spiega chiaramente lo stesso D’Angelo: “Utilizziamo degli algoritmi predittivi che consentono di avere il mezzo sempre pieno”. In sostanza, il sistema raccoglie i dati e i percorsi da effettuare per le corse prenotate in uno stesso arco di tempo dagli utenti e come risultato elabora un percorso ottimale: anche se gli utenti hanno tutti destinazioni diverse, ognuno dei passeggeri arriverà per tempo alla propria destinazione. Soddisfazioni anche per gli enti di trasporti già presenti nella realtà locale, in quanto Mvmant, più che come un competitor, si propone come un ausilio e servizio integrato ai mezzi pubblici. Una collaborazione che presto renderà più efficiente una delle aziende dei trasporti catanese.
Ma andiamo con ordine. Il progetto entusiasmante dei due catanesi è già stato apprezzato a Venezia, città in cui il servizio è attivo da un po’ di tempo. Presto arriva il primo riconoscimento internazionale: la vincita del programma FrontierCities della Commissione Europea per lo sviluppo delle città di domani. Una vittoria importante per attestare la validità del progetto presentato dai due imprenditori catanesi e che ha anche consentito delle sperimentazioni del servizio a Ragusa, una città “dove contiamo di tornare al più presto con un servizio per raggiungere Ibla“, spiega D’Angelo. Più recente e da più lontano arriva l’ultima soddisfazione: la selezione del progetto tra 2mila aziende di tutto il mondo durante il Dubai Future Accelerator. Il programma ideato dagli Emirati Arabi per realizzare la città del futuro. Alla selezione segue la firma del contratto con Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum.
Ed arriva il momento di Catania. Infatti, al seguito dei successi internazionali non manca il riconoscimento da parte del territorio di origine dei due imprenditori. Così pare che nel primo semestre del 2018 anche a Catania sarà attivato Mvmant. Il potenziale del servizio di taxi- sharing è stato adocchiato dalla Ferrovia Circumetnea. La FCE sembra intenzionata a sfruttare il potenziale di questo nuovo servizio per migliorare i collegamenti con la linea metropolitana e quindi creare una rete integrata di trasporti che possa soddisfare le esigenze dei passeggeri etnei.