Il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2020″ sembra essere molto ambito dalle città italiane, tanto che a manifestare il proprio interesse e a proporre la propria candidatura sono state ben 46 città. Tra queste, sei sono siciliane: Agrigento, Catania, Messina, Noto, Ragusa e Siracusa.
Già l’anno scorso era stata annunciata la candidatura di Catania e il sindaco Enzo Bianco avevo dato la notizia durante il corso della conferenza stampa di presentazione della mostra “Il museo della follia”, al Castello Ursino e poi anche in seguito della visita del ministro Franceschini. “Catania ha tutte le carte in regola – ha aggiunto il sindaco Bianco – per mostrare al Paese e anche all’Europa quel che siamo riusciti a fare puntando sui nostri teatri, i nostri musei, i nostri beni culturali come elementi di attrazione. dopo l’orgoglio di Matera e Mantova. Un’occasione per fa rinascere lo splendore artistico della città, affamata di cultura e di arte. Il sindaco Bianco ha, inoltre, più volte sottolineato la grande importanza dei teatri Stabile e Massimo che costituiscono delle autentiche eccellenze per il territorio catanese e non solo. “Se si riuscissero a creare le giuste sinergie tecnico amministrative tra i due teatri, questi ultimi avrebbero sicuramente i validi presupposti per essere premiati in quella Legge di riforma dello Spettacolo dal vivo alla quale il Governo sta lavorando” – ha aggiunto il primo cittadino.
La scelta verrà effettuata entro il 31 gennaio 2018 al termine della valutazione dei dossier di candidatura da parte di una giuria di esperti.