Da sempre l’attività fisica è al primo posto per il benessere delle persone, insieme a una sana alimentazione, ma gli studi dimostrano che 100 minuti d’attività fisica a settimana seguiti da 7 regole da rispettare portano due vantaggi molto importanti: si vive più a lungo e si ha la possibilità di prevenire eventuali infiammazioni corporee.
Cento minuti di attività fisica sono la risposta contro l’infiammazione e l’acceleramento dell’invecchiamento. Ad affermare ancora una volta l’importanza dell’attività fisica sono stati i medici riunitisi a Milano in occasione del quarto Congresso Internazionale Science in Nutrition, organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini per la scienza dell’alimentazione.
Quando si parla di infiammazione non ci si deve fermare ai fastidi dovuti ad infiammazioni di cui, almeno una volta nella vita, ciascuno di noi ha sofferto, ma dell’infiammazione silente che può portare a malattie croniche, dal diabete a quelle cardiovascolari. Gli esperti hanno confermato che, come il cibo, anche il movimento aiuta le cellule a disattivare i geni pro-infiammatori e ad attivare quelli della longevità.
I pilastri della dieta proposta sono quattro:
- attività fisica;
- restrizione calorica;
- cibi positivi;
- tecniche anti-stress.
Alla Positive Nutrition, cioè la dietà della longevità, vanno tuttavia associate anche sette semplici regole che migliorano la qualità della vita:
Regola 1: Dose giusta di movimento
La triatleta Elena Casiraghi sottolinea che: “Bisogna fare esercizio in maniera programmata e con moderazione, ogni giorno ed imparare come muoversi, con quale modalità, stabilendo qual è il momento ideale della giornata. Perché un’ora non vale l’altra”.
Regola 2: L’Interval training ad alta intensità
La Casiraghi continua: “Tra gli allenamenti considerati oggi più efficaci c’è l’Interval training ad alta intensità (HIIT) che prevede l’esecuzione di 4-5 serie ciascuna di esercizi aerobici della durata di 4 minuti all’80-90% della VO2max, ovvero la massima quantità di ossigeno che i muscoli consumano al minuto, seguiti da 3-4 minuti di recupero”.
Regola 3: Allenarsi a digiuno
“La mattina, appena svegli, abbiamo nel corpo una scarsa concentrazione di glicogeno, lo zucchero di riserva immagazzinato nel fegato e nei muscoli. L’allenamento svolto con una scarsa disponibilità di energia aziona l’enzima della vita: l’AMP chinasi che se attivato, sostiene la longevità dell’organismo”.
Regola 4: Concurrent Training
Allenamento del corpo e forza muscolare devono essere sommati, si tratta del Concurrent Training, per giungere a ulteriori benifici.
Regola 5: Importanza dell’idratazione
Luca Mondazzi ha proposito dell’idratazione ha affermato: “Senza un’adeguata idratazione non si può ottenere dall’allenamento il migliore risultato, perché le cellule e le fibre muscolari disidratate non hanno la possibilità di mettere in atto i cambiamenti stimolati dall’esercizio che a loro volta determinano un aumento delle capacità di prestazione sportiva”.
Regola 6: Quanto bere
Mondazzi ha spiegato che “chi si allena in palestra può idratarsi semplicemente bevendo acqua, se invece si pratica un allenamento più intenso o addirittura agonistico e anche se si tende a sudare tanto, è meglio ricorrere a ‘bevande tecniche’, cioè quelle idrosaline che garantiscono anche un buon apporto di Sali minerali”.
Regola 7: Allenarsi senza rischi
Controllare l’infiammazione attraverso il cibo aiuta anche a ridurre il rischio di infortunio.