Una volta c’erano i cortili, le vecchiette mimetizzate dietro i vetri delle finestre e i vicini ficcanaso che, neanche fossero stati formati dal K.G.B. sovietico, erano in grado di raccogliere ogni dettaglio sulla vita degli altri abitanti del quartiere. Una generazione in via d’estinzione? Niente affatto. Cambiano le modalità, ma non le abitudini. Tra le nuove forme per saziare questa irrefrenabile curiosità c’è anche lo stato su WhatsApp.
Lo stato che rimane disponibile per 24 ore su WhatsApp in pochissimo tempo è diventato uno strumento molto utilizzato e che permette di ampliare le possibilità di acquisizione di informazioni di rilevante importanza sociale. Per esempio, pochi e semplici passaggi ci permettono di capire chi ha visualizzato il nostro stato su WhatsApp. Cellulare già in mano, vediamo il primo step: andare alla sezione “stato” e cliccare sul contenuto che abbiamo condiviso. Fase due: scorrere verso il basso ed eccoci davanti agli occhi l’elenco delle persone che hanno visualizzato il contenuto. A questo punto potete trarre le vostre personali conclusioni. Sorpresi di trovare una lista così lunga?
Potreste essere davvero l’oggetto di attenzioni inaspettate, ma badate bene è sempre in agguato l’effetto “sindrome da bacheca Facebook”. Infatti molti utenti utilizzano gli stati allo stesso modo di come fanno con la home del social network di Mr Zuckerberg, preda dalla dipendenza da scroll, a volte poco dovuta all’interesse verso i contenuti e molto più dovuta ad un’abitudine acquisita per via delle molte (troppe?) ore passate davanti la schermata del social.
Ad ogni modo, prestate attenzione: la lista dei contatti che hanno visualizzato lo stato su WhatsApp potrà essere monitorata soltanto per le 24 ore in cui il contenuto condiviso rimarrà visibile. Allo scadere di questo termine non sarà più possibile reperire le informazioni.