Il mese di maggio, noto per essere quello dedicato alla Madonna, ci ricorda come tutti esistiamo grazie alle nostre madri.
Festeggiare la mamma è una tradizione che va avanti da secoli. Le popolazioni politeiste celebravano la fertilità della terra e le divinità femminili ad essa legate; nell’antica Grecia gli Elleni dedicavano alla madre un giorno all’anno, coincidenti con i festeggiamenti in onore della dea Rea, madre di tutti gli dei; i Romani celebravano per una settimana la divinità Cibele, simbolo della natura e delle madri.
Oggi la festa della mamma si festeggia a maggio, anche se non sembra avere una collocazione precisa nel nostro calendario. Ogni anno, da qualche tempo, questa festività cade in un giorno, ma non ha data una precisa. Se sappiamo che la vigilia di Natale è sempre il 24 dicembre e che il 31 dicembre è la notte di San Silvestro, non capiamo mai quando dovremmo fare gli auguri alla mamma. Questa festa, in realtà, è stata fissata per la seconda domenica del mese di maggio, anche se molti continuano a fare gli auguri alle proprie madri giorno 8. Perché?
A partire dal 1956 e fino al 2000, in Italia, fu questa la data fissata per festeggiare la figura della madre, ma poi si preferì adeguarsi alla data statunitense e uniformarsi a livello globale, spostando la festa alla seconda domenica del mese di maggio. Questo inno alle madri sembra esser nato, in Italia, intorno alla metà degli anni Cinquanta, seguendo due scie: la promozione commerciale e i motivi religiosi. Il primo punto è legato all’introito economico che una festa del genere poteva apportare all’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera- Vallecroisa, infatti l’iniziativa di celebrare la festa della mamma fu, nel 1956, proprio di Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera. Il secondo punto è invece legato ad un significato più religioso e profondo, che ricollega la figura della madre a quella cristiana di persona paziente, umile e pilastro della famiglia, sull’esempio di Maria. Infatti nel maggio 1957 fu Don Otello Migliosi, parroco di Tordibetto di Assisi a trasmettere questa idea di madre, meno sociale e più personale.
Un’aria diversa si respirava invece negli anni del Fascismo, durante i quali fu istituita la “Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo”, celebrata il 24 dicembre 1933 perfettamente inquadrata nella politica della famiglia dell’ideale fascista, infatti in quella occasione furono premiate le madri più prolifiche d’Italia. Oggi invece c’è la possibilità di scegliere se restare in casa a prendersi cura della famiglia, oppure lavorare, oppure fare entrambe le cose, senza subire nessun giudizio, né positivo né negativo.
Fu comunque merito del senatore Zaccari l’istituzione della festa della mamma, seppur il suo disegno di legge al riguardo presentato il 18 dicembre 1958 in Senato suscitò non poche problematiche, poiché in molti non ritenevano opportuno istituire una data per celebrare sentimenti così profondi. La data fu stabilita per il giorno 8 maggio, giornata dedicata al grande lavoro di madre, che si apprende con uno stage in famiglia, tra nonne, madri e zie e che prevede come rimborso spese un carico di amore inestimabile. La mamma comunque viene festeggiata, in una data o in un’altra! Vediamo quando nel dettaglio:
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