Google Translate fa un salto in avanti con l’utilizzo delle reti neurali che daranno la possibilità di ottenere traduzioni migliori e con termini adeguati al contesto a coloro i quali si affideranno a Google per la traduzione dei loro testi.
L’utilizzo di Google Translate è molto diffuso nella nostra società, inserire il testo di una frase e tradurlo dalla lingua originale a quella di arrivo è qualcosa di immediato, ma non sempre i risultati sono quelli desiderati. Fino ad ora, infatti, con le traduzioni automatiche di Google il testo in traduzione non sempre è rimasto fedele a quello di partenza. Il sistema adoperato non permetteva che i termini tradotti venissero adeguati al contesto nel quale erano utilizzati e così, sempre più spesso, ci si è trovati di fronte a traduzioni “bizzarre” e non pertinenti. Non si tratta di un rimprovero verso questo tipo di traduzioni, infatti proprio in Italia è stato effettuato un esperimento con i versi di Emily Dickinson. Le sue poesie sono state affidate al traduttore automatico e il risultato è stata la raccolta “Charter in Delirio!“, a cura di Marzia Grillo. All’interno del libro, pubblicato per Elliot Edizioni, ci sono le traduzioni dei componimenti della poetessa effettuate dagli algoritmi di Google Translate. Se da una parte il traduttore, talvolta, è rimasto fedele al testo di partenza dall’altra si sono registrati casi di assoluto allontanamento dal testo che, tuttavia, ha prodotto ugualmente un risultato degno di esser preso in considerazione. Una traduzione fuori dal comune che sicuramente nessun traduttore sarebbe riuscito ad ottenere affidandosi alle proprie conoscenze.
Nonostante quest’esperimento italiano arrivano nuove risposte da Google. Attraverso l’utilizzo delle reti neurali sarà possibile ottenere traduzioni che siano compatibili con la lingua originaria del testo e che, dunque, possono essere utilizzate dagli utenti che non avendo dimestichezza con le lingue straniere, o anche per curiosità, si affidano al traduttore automatico online.
Con Google Neural Machine Translation system (GNMT) verranno analizzate le intere frasi e non le singole parole. Si farà quindi riferimento al contesto intero della frase senza escludere i segni di punteggiatura e le proposizioni che costituiscono gli interi periodi. Certamente si tratta di un esperimento ancora in fase d’avvio e gli errori vengono ancora commessi, tuttavia attraverso le segnalazioni degli utenti i miglioramenti verranno sicuramente effettuati. Insieme a questa buona notizia c’è anche quella dell’inserimento dell’italiano tra le lingue in traduzione neurale.
Potranno usufruire della nuova opzione di traduzione coloro i quali appartengono ai Paesi in cui è presente Google Translate, attraverso la ricerca Google o nelle app di traduzione disponibili per iOS e Android. A ciò si andrà ad aggiungere anche la traduzione automatica delle pagine di Google Chrome.
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