Continuano le indagini sul tragico crollo della palazzina in Via Crispi avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso. Due sono gli indagati.
Nel registro degli indagati la Procura ha iscritto, come atto dovuto, uno dei sopravvissuti e il negoziante che ha venduto la bombola di gas che ha provocato il crollo della palazzina in via Crispi, tra il 25 e il 26 febbraio scorso e che ha causato una vittima e quattro feriti. Il procuratore ipotizza il reato di disastro e omicidio colposi per il crollo della palazzina e la morte della ottantacinquenne Agata Strano che abitava al secondo piano della palazzina.
Il sopravvissuto indagato è il sessantenne ricoverato nell’ospedale Civico di Palermo per ustioni sul 15% del corpo, in particolare alle mani e alla testa. Le indagini serviranno ad accertare eventuali responsabilità dirette o indirette nell’esplosione. Gli accertamenti, che avranno valore anche come incidente probatorio, si svolgeranno venerdì prossimo. Lo stabile di via Crispi rimane ancora inagibile, mentre via Francesco Crispi è stata riaperta parzialmente.