L’università sempre più protagonista dello sviluppo economico e culturale della società. È questo l’obiettivo di tutta una serie di azioni che vengono comunemente racchiuse nel concetto di “Public Engagement”, ossia quella strategia il cui fine è il trasferimento e la condivisione delle attività e dei benefici dell’istruzione e della ricerca.
Uno dei ‘canali’ privilegiati di trasferimento è certamente la comunicazione che, però, vista la particolarità dei contenuti scientifici da veicolare, deve essere in grado di adottare criteri e linguaggi efficaci e tutt’altro che ermetici. Agli studenti, ai laureati e ai giovani ricercatori si rivolge perciò il seminario dal titolo “Comunicare la ricerca in modo efficace” che il fisico e divulgatore scientifico Leonardo Alfonsi terrà giovedì mattina, alle 11, nella sede della Scuola Superiore di Catania, nell’ambito delle iniziative collegate alle selezioni locali della competizione internazionale FameLab, che si svolgeranno al Centro Zō giovedì 2 marzo.
Alfonsi è stato presidente di Eusea (European Science Events Association) dal 2012 al 2016; dal 2004 è direttore eventi dell’organizzazione no-profit Psiquadro, che gestisce progetti di comunicazione della scienza promossi in collaborazione con università, istituti, centri di ricerca, musei e istituzioni culturali in Italia e in Europa. Dal 2013 al 2016 ha frequentato un dottorato di ricerca in “Fisica e Geologia” all’Università di Perugia, sviluppando un progetto di ricerca sul concetto di “comunicazione responsabile”, in cui ha identificato gli elementi chiave per un modello accademico di impegno pubblico.
Dopo aver ricostruito il panorama europeo nel campo del public engagement dedicato a scienza e tecnologia, Alfonsi illustrerà pertanto alcuni casi di studio, accennando ai risultati delle osservazioni condotte nel corso del progetto SHARPER per la Notte Europea dei Ricercatori. Sulla base di questi elementi presenterà un possibile approccio al public engagement per le università e i centri di ricerca.