Nostalgia del parcheggiatore abusivo a causa di alcune esperienze non proprio positive: è questa la segnalazione inviata a La Sicilia da parte di Francesco Carrubba. L’uomo ha raccontato di aver trovato dei graffi lungo le fiancate della propria auto, posteggiata in piazza Duomo, ricordando i tempi in cui c’era il posteggiatore abusivo.
“Sono andato in cattedrale per l’ottava di S. Agata, – racconta Francesco Carruba – ho posteggiato in piazza Falcone Borsellino e, alla ripresa dell’auto ho trovato dei graffi lungo le fiancate. Un signore molto più arrabbiato del sottoscritto si rivolgeva al personale Amt che rispondeva ‘io sono autista mica posteggiatore’ invitandolo a fare denuncia contro ignoti. Giustissimo. Però faccio questa considerazione: spesso vado in pescheria ed in passato trovavo i posteggiatori abusivi, con nomi d’arte Franco, Gino, persone che prendevano in custodia la tua auto e la curavano come se fosse la loro. La mettevano all’ombra nel periodo estivo e ti accompagnavano con l’ombrello in caso di pioggia, proprio come i valletti americani. Solo che a loro davi un euro”.
“Ricordo che un giorno avevo come ospite un ortopedico americano, – continua – sono andato a prenderlo in aeroporto e siamo andati subito in piazza Duomo e in pescheria. Vedeva la sua faccia, preoccupata perché lasciavo chiavi, computer e valigie in auto. Lo rassicurai e, al ritorno, nessun problema. Ci sono zone di Catania che senza di loro (i parcheggiatori abusivi) sarebbero invivibili, vedi zona S. Domenico. Non sono un promotore dell’illegalità, però dico che alcune volte la tolleranza è la miglior cosa”.
“Conclusione ho pagato tre euro ed ho la macchina graffiata. – afferma per concludere – So benissimo che la madre degli idioti è sempre incinta, però un miglior controllo da parte dei signori Amt non farebbe male”.