Si avvicina il confronto tra i candidati a rettore dell’Università di Catania. Il primo appuntamento pubblico si terrà lunedì 16 gennaio al Palazzo centrale, dove Filippo Drago, Francesco Basile ed Enrico Foti incontreranno i rappresentanti degli studenti.
In questa occasione, i tre candidati risponderanno anche ai quesiti che l’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani di Catania ha diffuso.
“Sono domande che riguardano sia i temi locali che quelli nazionali, che ci stanno a cuore e per cui ci battiamo da diversi anni. Per noi è importante capire come tutti i candidati, se venissero eletti, vorrebbero gestire i fondi relativi al reclutamento”, ci spiega Enrico Greco, coordinatore dell’Adi di Catania.
Sono numerosi i temi trattati all’interno della lettera inviata ai candidati Drago, Foti e Basile. Si parla del sussidio di disoccupazione assegnato alla fine del dottorato, ma anche di borse di studio, servizi aggiuntivi e scuole di dottorato.
“Alcuni problemi esistono da tempo. – continua – Ad esempio, quello delle scuole di dottorato è un sistema che adottano alcune università: si riuniscono tutti i dottorati con regolamenti unici, dove obblighi e doveri sono uguali per tutti. Noi invece abbiamo obblighi e doveri diversi, a seconda del dipartimento e del dottorato, questo causa delle disparità tra i colleghi. C’è anche il problema del ritardo delle borse di studio. Ogni anno, in concomitanza con l’inizio dell’anno accademico, sospendono l’erogazione della borsa per motivi tecnici. Durante il primo anno è stata sospesa per sei mesi. Chiaramente danno anche gli arretrati, ma c’è un disagio, perché non possiamo contare su fondi di chissà quale entità, le borse sono veramente minime”.
“I precari – conclude – sono tre volte il numero dei docenti, quindi bisognerebbe aumentare i servizi aggiuntivi come mense, asili e parcheggi”.
Leggi il documento completo con le domande dell’Adi.