LAUREA – Scrivere la tesi: struttura, documenti e strumenti di lavoro

La tesi di laurea consiste in un lavoro originale composto dallo studente sotto la guida di un docente relatore. Ogni ateneo può decidere autonomamente le varie disposizioni riguardo la tesi di laurea grazie all’ampissima indipendenza ottenuta con la legge “Ruberti” (341/90). Ecco qualche consiglio su come strutturare bene una tesi, ma si tenga presente che il tesista dovrà sempre confrontarsi con il proprio relatore su ogni punto del proprio lavoro.

Dopo aver scelto l’argomento, il tesista dovrà iniziare a reperire i testi sui quali baserà il proprio lavoro. Il relatore consiglierà dei testi di partenza, che vanno approfonditi dettagliatamente leggendone le note e la sezione della bibliografia. Molti testi si troveranno in biblioteca, il cui catalogo è consultabile anche online. Qualora qualche testo non sia disponibile, il tesista potrà ricorrere al prestito interbibliotecario avvalendosi del sito, dove è possibile verificare l’ubicazione di tantissimi testi.

Una volta letti e consultati i testi di partenza, lo studente dovrà concordare con il professore un indice provvisorio e un titolo approssimativo che dovrà poi essere inserito nel modulo assegnazione tesi, da compilare e consegnare subito dopo aver deciso l’argomento e scaricabile online.

Fatto ciò, si potrà iniziare a scrivere. Le regole fondamentali di scrittura e formattazione, alcune fisse, altre da concordare con il relatore, sono: interlinea 1.5, carattere 12 (10 nelle note e nelle citazioni), font Times New Roman, margini di 3 cm per lato. Le note hanno la funzione di approfondire i concetti spiegati nel testo citando le opere di riferimento, e il titolo di ogni opera citata nelle note va scritto in corsivo. Per ogni dubbio bisogna rivolgersi al relatore: alcuni disapprovano ad esempio la citazione in nota della manualistica, altri invece disapprovano anche la citazione di un sito internet, quindi per scongiurare qualsiasi equivoco il tesista dovrà sempre parlare con il relatore.

Per approfondire gli argomenti spiegati o ampliare la propria conoscenza bibliografica, il tesista potrà avvalersi delle banche dati dell’ateneo, consultabili sul sito online: ciascuna di queste banche dati può essere consultata solo mediante i computer della biblioteca o comunque utilizzando l’indirizzo IP dell’ateneo, dal momento che molte di esse necessitano di un login o di un previo pagamento. Gli studenti fuori sede che volessero utilizzare da casa il servizio di banche dati possono farlo configurando la rete VPN direttamente sul pc di casa: le istruzioni per fare ciò sono presenti sul sito; si tenga però presente che la configurazione della rete VPN non potrà essere eseguita da uno studente di corso triennale e che inoltre cesserà automaticamente di essere attiva se lo studente andrà fuori corso.

Solo una volta terminata la tesi si dovrà premettere una breve introduzione, in cui lo studente dovrà riassumere il contenuto della propria tesi, inserire anche una conclusione molto breve, l’indice dei capitoli ed infine la bibliografia: quest’ultima, sempre concordandola con il relatore, potrà essere suddivisa per tipologia (ad esempio fonti e letteratura critica) oppure essere unica.

Infine bisognerà prestare particolare attenzione alle scadenze da rispettare per consegnare l’abstract e il frontespizio firmato. L’abstract è una sintesi schematica e molto breve dell’intero lavoro dello studente e funge da presentazione per la tesi. Il tesista potrà trovare tutte le informazioni sulla modulistica e le scadenze sul sito del proprio dipartimento.

In conclusione, il tesista avvalendosi di tutte queste istruzioni, dovrà lavorare affinché la propria tesi risulti scritta e strutturata nel migliore dei modi. Non tutti gli specializzandi sono al corrente di come funzionino le banche dati o di come configurare una rete VPN connessa con l’ateneo: incito dunque tutti i tesisti a tenersi aggiornati ed informati sulla strumentazione utilizzabile per lavorare al meglio alla propria tesi.

Francesco Arcolaci

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Francesco Arcolaci

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