L’area della metropolitana di Catania si estende e insieme alla nuova tratta Galatea-Stesicoro arriva il museo diffuso della metro.
La prima sede del Museo diffuso è la nuova stazione della metro “Stesicoro”, all’interno della metro è possibile infatti osservare immagini e scritte che ripercorrono la storia archeologica della città all’interno della quale è inserito il nuovo percorso di trasporti al passo con i tempi. Catania, infatti, sembra rinascere e affermarsi ogni giorno una città al passo con i tempi sempre celeri della nostra società. Non si ammireranno più soltanto le grandi aree metropolitane delle capitali europee, ma anche quella che fino a pochi giorni fa era soltanto il sogno di molti catanesi.
Alla fermata “Stesicoro” si potranno osservare le immagini dell’anfiteatro romano che si trova a pochi passi dall’uscita della metro, senza dimenticare che la nuova linea si snoda proprio all’interno di quella che era la Catania dei romani. Accanto alle immagini si trovano anche delle scritte bilingue che ripercorrono la storia della città come se fossero una linea cronologica che collega l’ieri della città con l’oggi che viviamo quotidianamente. La linea del tempo accompagnerà tutti i viaggiatori nel loro percorso lungo le scale mobili che li conducono nel cuore barocco, ma soprattutto archeologico della città.
L’idea di creare la prima tappa del Museo diffuso a Catania nasce dalla stretta collaborazione tra la FCE, Ferrovia Circumetnea, e l’IBAM, Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania e non si esaurisce soltanto in questa tappa della metro. Il progetto, infatti, mira ad espandersi in tutta la metropolitana e Daniele Malfitana, direttore dell’IBAM, a proposito del progetto appena inaugurato ha dichiarato nella sua pagina Facebook:
“L’opportunità di poter dare con i ricercatori dell’Istituto IBAM che dirigo un contributo per riempire di “conoscenza” la stazione Stesicoro della Metro di Catania sta offrendo l’occasione per riflettere sul fatto che le due città, quella antica e quella moderna, convivono perfettamente e che i monumenti devono sempre più attirare lo sguardo di un pubblico spesso distratto. Figuriamoci di quello che frequenterà, in maniera frenetica, la stazione di una metropolitana. E’ questa l’occasione giusta per dire che separare le emergenze archeologiche della città “storica” dal resto della città è un errore culturale e di metodo. L’area di Piazza Stesicoro rappresenta il cuore pulsante della città antica e di quella moderna. E la vicina stazione della metro oggi diventa punto di incrocio di questa commistione. E’ allora giunto il momento di pensare a costruire un organico piano strategico per la organica fusione delle due città, antica e moderna, lungo un percorso visivo che restituendo i luoghi ai cittadini, aiuti a trasmettere l’immagine di una grande città, del passato e del presente. Ci stiamo provando !
Scusate le spalle, eh !”.
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