Via libera all’acquisto di contenuti musicali, concerti, corsi di teatro e lingua: per il 2017 la legge di Stabilità lascia una porta aperta verso lo Spid.
Dal Paleolitico ai lirici greci, dal Medioevo al Rinascimento, dal Barocco all’Età contemporanea, da sempre la musica è stata bella arte e grande espressione della cultura dell’uomo in lungo e in largo. A seguito dell’aspra polemica circa la decisione di escludere dal bonus l’acquisto di Cd musicali, vinili, brani o album digitali (sia in download che abbonamenti in streaming), il governo recupera in commissione Bilancio della Camera, dando il via libera ad un emendamento alla manovra: i 500 euro del bonus potranno essere usati dai diciottenni anche per acquistare musica su Internet.
La svolta solletica sicuramente il piacere dell’industria della musica e semina entusiasmo tra i ragazzi che, in precedenza, avevano già lamentato l’esclusione della musica dal bonus.
“Siamo soddisfatti dell’emendamento che consente di estendere il bonus anche alla musica registrata – ha affermato Enzo Mazza, Ceo di Fimi (Federazione industria musicale italiana) – Per i giovani in particolare ciò significa poter non solo accedere a CD o vinili ma anche a musica digitale, come download, o abbonamenti per musica in streaming. Secondo una recente ricerca di Ipsos Connect, l’83% dei giovani tra i 16 e i 24 anni in Italia afferma che la musica è importante. In particolare, oggi, la maggior parte dei giovani acquista indifferentemente musica in formato fisico o digitale”.
Tutto questo determinerà certamente un’impennata dello Spid (Sistema pubblico di identità digitale) che nella settimana fra il 16 e il 23 novembre ha registrato un grande aumento di 70mila nuove credenziali distribuite, passando da 199mila a 268.278. Per agevolare gli acquisti dei diciottenni Amazon ha già creato uno store on line creato ad hoc. Dunque,che lo Spid trionfi.
Riuscirà tuttavia questa iniziativa ad avvantaggiare anche gli interessi di piccoli e medi esercenti?