A Catania Luis Sepúlveda presenta in anteprima nazionale ai suoi lettori il suo ultimo libro “La fine della storia”, edito da Guanda.
In una traduzione di Ilide Carmignani, l’ultimo libro di Sepúlveda è arrivato in libreria all’inizio del mese di novembre ed è dedicato alla poetessa Carmen Yáñez, compagna di vita dello scrittore. Nel suo nuovo romanzo Sepúlveda torna a conquistare i suoi lettori con una storia che attraversa il periodo storico del Novecento.
Catania sarà la prima città ad ospitare la presentazione in anteprima nazionale del libro e in questa occasione i lettori de “La gabianella e il gatto” potranno incontrare il famoso scrittore di origini cilene. L’appuntamento è stato organizzato da A. Barbagallo, assessore al turismo sport e spettacolo della Regione Siciliana, e da Antonella Ferrara, presidente dell’associazione Taormina book festival. L’incontro fa parte del quinto appuntamento con la rassegna “Paesaggi di mare” e si terrà il 17 novembre 2016, giovedì, alle ore 20.30, presso il Teatro Sangiorgi di Catania. Durante la serata verrà presentato il quinto itinerario della rassegna “Viaggio in Sicilia di Goethe ed il grand tour”. All’incontro con Sepúlveda interverrà il giornalista Alberto Bilà, mentre le letture dell’attore Mariano Rigillo saranno accompagnate dalle musiche del sassofonista Francesco Cafiso.
L’anteprima nazionale permetterà, dunque, al pubblico dei lettori di entrare all’interno del libro accompagnati dalla figura del suo autore. In circa duecento pagine il romanzo affronta fatti di storia del Novecento e inizia con l’assedio di Pietrogrado raccontato attraverso una lettera inviata da John Reed a The Liberator e nell’incipit del romanzo si legge:
«Meno male che se ne va. Sa perché l’hanno eletta presidente?» domandò girando a mezzo la testa.
«Suppongo che me lo dirà comunque. »
«Perché è una donna, una comunista, oltre che, ovviamente, la figlia di Bachelet. Ma ora arriva un presidente come si deve, uno in grado di guidare il paese, uno che è ricco e che sa fare affari, uno come me, un imprenditore.»
Lo scrittore ripercorre, pertanto, un passato che non è mai stato dimenticato e nonostante non sia di carattere autobiografico si potranno tracciare degli elementi comuni con la sua vita e con quella della moglie, come accade al personaggio di Veronica le cui vicende possono essere collegate da un fil rouge a quelle della moglie, sebbene con sfumature diverse, soprattutto nel finale.