Appuntamento imperdibile per i fans di Stephen Hawking, cosmologo, ma anche fisico, matematico e astrofisico, fra i più importanti e conosciuti fisici teorici del mondo.
Il film si chiama “La Teoria del Tutto” e ad interpretare Hawking sarà Eddie Redmayne, premiato con l’Oscar nel 2015 per la sua interpretazione.
Il film verrà trasmesso questa sera alle 21.11 su Canale 5 in prima tv.
Perché vederlo. Uno di quei film imperdibili, proprio perché mette a confronto scienza e fede, mettendo al centro una delle figure più importanti del ventesimo secolo attraverso il filtro di una love story toccante.
È un film consigliato per un pubblico universitario, soprattutto per chi si interessa di Scienza, Fisica, Matematica e Astronomia, ma anche di Medicina, malattie neurodegenerative, ricerca e genetica.
TRAMA (Da Cineblog)
Il celebre astrofisico Stephen Hawking si innamora perdutamente della collega e studentessa di Cambridge Jane Wilde. Una volta un giovane uomo sano e attivo, Hawking riceve una diagnosi sconvolgente a soli 21 anni. L’amore di Jane, il suo combattivo supporto e la sua determinazione sono incrollabili e i due si sposano. Con la sua nuova moglie che lotta instancabilmente al suo fianco, Stephen si rifiuta di accettare la sua diagnosi. Jane lo incoraggia a finire il suo dottorato, che include la sua teoria iniziale sulla creazione dell’universo. La coppia mette su famiglia e con il suo dottorato da poco guadagnato e accolto con grande gioia, Stephen si imbarca nel suo lavoro scientifico più ambizioso, lo studio della cosa di cui possiede meno: il tempo. Mentre il suo corpo affronta limitazioni sempre più grandi, la sua mente continua a esplorare i limiti estremi della fisica teorica. Insieme i due sfidano ostacoli impossibili, aprendo nuovi territori nel campo della medicina e della scienza e raggiungendo più di quanto avrebbero mai potuto immaginare.
CHI E’ STEPHEN HAWKING?
Stephen William Hawking è fra più importanti e conosciuti fisici teorici del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l’origine dell’universo. Tra le sue idee più importanti vi sono la radiazione di Hawking, la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo (denominata stato di Hartle-Hawking), la termodinamica dei buchi neri e la partecipazione all’elaborazione di numerose teorie fisiche e astronomiche con altri scienziati, come il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica, tutte teorie da lui spiegate con chiarezza e semplicità anche in numerosi testi di divulgazione scientifica per il grande pubblico.
Condannato all’immobilità dagli anni ottanta a causa di una malattia del motoneurone diagnosticata nel 1963, forse l’atrofia muscolare progressiva o la sclerosi laterale amiotrofica, Hawking è costretto dalla patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale. La sua immagine pubblica, complice l’apparizione in molti documentari e trasmissioni televisive, è divenuta una delle icone popolari della scienza moderna, come già accaduto ad Albert Einstein.
Ha occupato la cattedra lucasiana di matematica all’Università di Cambridge (la stessa che fu di Isaac Newton) per circa trent’anni, dal 1979 al 30 settembre 2009 e tuttora è direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica di Cambridge.
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