Una campagna di crowdfunding per realizzare un piccolo sogno. Michele Leonardi, 27 anni, nato e cresciuto a Catania, laureato in Lingue all’Università di Catania, ha lanciato una raccolta fondi per produrre il suo nuovo cortometraggio.
Il lavoro cinematografico di Michele si chiama “Uscire fuori” e narra la storia di una donna che esce di prigione dopo anni: era stata accusata di aver ucciso il figlio. Il marito, un medico, le è stato sempre accanto e la accoglie in casa. Lì ricominceranno di nuovo insieme, nella stessa casa in cui vivevano col bambino. Il cast non è ancora stato definito. Eppure Michele è molto determinato nel raggiungimento del suo obiettivo.
“Il corto – ci spiega – nasce essenzialmente da una curiosità continua, ch’è poi quello che muove chi fa questo mestiere e non solo. Ho scelto di scrivere un soggetto che mi convincesse e ho attinto, come faccio sempre, da un serbatoio inestimabile: la letteratura. Da un’iniziale empatia con un testo teatrale, ‘Mathilde’ di Veronique Olmi, ho costruito una sceneggiatura influenza da altri elementi di cronaca rispetto a quelli iniziali”.
Sì perché il cinema è la sua passione, fin dagli anni universitari. Michele Leonardi, ex studente dell’Università di Catania, laureato in Lingue e letterature straniere, ha iniziato a studiare teatro fin da giovane. E quella che era una passione è poi diventata un lavoro a tutti gli effetti.
“Ho iniziato a lavorare sul territorio – ci racconta – come assistente e aiuto regia prevalentemente per cortometraggi, documentari e spot. A ridosso dei 25 anni, ho diretto il mio primo film breve, ‘Morte Segreta’, con protagonista Lucia Sardo, che da due anni circuita internazionalmente raccogliendo premi e consensi. Il mio secondo corto, ‘MIA’, scritto e prodotto all’interno del contest CICI Film Festival, è stato presentato a Visioni Italiane 2016, il festival della Cineteca di Bologna. Lo scorso anno, inoltre, ho partecipato al primo Filmmaking Lab indetto da Fondazione Ente dello Spettacolo, durante il quale ho preso parte alla realizzazione di un altro lavoro, ‘Il Miracolo’, che è stato presentato alla 72a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e ha vinto una Menzione Speciale ai Nastri d’Argento 2016. Attualmente lavoro a Roma come assistente alla regia, felicemente, pur scrivendo e mandando avanti i miei progetti da cortista”.
Il crowdfunding è un modo di chiedere un piccolo sostegno economico. Generalmente gli utenti contribuiscono a un progetto se condividono il medesimo interesse o vogliono sostenere un’idea innovativa. Ma il crowdfunding è anche il modo di aiutare qualcuno a realizzare i propri sogni. Perché dovremmo sostenere il cortometraggio “Uscire fuori”?
“Il crowdfunding è un metodo utilizzato su larga – conclude Michele – larghissima scala anche da nomi arcinoti: Alejandro Jodorowsky, Jan Švankmajer, Björk, Spike Lee sono soltanto alcuni di loro. Mi rendo conto, perfettamente, che domandare denaro a qualcuno per aiutare a produrre un cortometraggio – cioè un prodotto che non godrà di alcuna distribuzione ma sarà proiettato, prevalentemente, all’interno dei festival di riferimento – può suscitare la legittima domanda: perché dovrei farlo? All’interno della pagina dedicata, su Indiegogo, è possibile vedere il mio primo lavoro: ‘Morte Segreta’. Per una precisa ragione. Se riuscirà a comunicarvi qualcosa – qualcosa di buono – forse potreste diventare fruitori non solo passivi, ma attivi. Fare una donazione, anche minuscola (il minimo è appena 10€). Ma contribuire, in maniera comunque decisiva, all’allestimento di una produzione seria, ambiziosa e tecnicamente valida. Al costo di una pizza”.