Tutti in postazione, davanti ai pc e con tanta concentrazione. È in corso Startup Weekend, l’evento dedicato alle realtà imprenditoriali locali. In questi tre giorni nasceranno e verranno sviluppate nuove idee.
“Dall’idea all’impresa in un solo weekend” è l’obiettivo del format, che offre supporto alle idee che si trovano ancora in una fase iniziale e vogliono diventare delle vere e proprie startup. Dietro l’organizzazione di Startup Weekend c’è anche Youth Hub, l’associazione fondata nel 2011 da Mario Scuderi.
“Ci occupiamo delle idee imprenditoriali principalmente con l’appuntamento delle idee, – ci racconta Tamara Manuele, presidente di Youth Hub – ci si incontra una volta al mese, si ha la possibilità di presentare la propria idea e di ricevere in seguito dei feedback. Dall’anno scorso abbiamo introdotto anche la possibilità di raccontare delle storie: si tratta della sezione Youth hub stories, dove si raccontano di startup che hanno già raggiunto un certo livello. Da quest’anno ci dedichiamo anche alla formazione, stiamo difatti collaborando con diversi enti, come l’università”.
All’interno di Startup Weekend, Youth Hub ha avuto un ruolo chiave. Oltre che dell’organizzazione e della logistica, si occupa di seguire i mentor che hanno un rapporto diretto con i partecipanti che, in questa edizione, sono davvero tanti.
“Abbiamo sfiorato circa 150 partecipanti. – fa il punto della situazione la presidente di Youth Hub – L’età media è sui 23/24 anni, ma c’è anche una ragazzina di 12 anni, che ha presentato un gioco per sensibilizzare i bimbi sull’inquinamento. Alcuni tra i ragazzi sono appena iscritti all’università o frequentano il quinto anno di liceo. A parte qualche professionista, la componente studentesca è predominante. Provengono quasi tutti dai corsi di Economia, Ingegneria, Informatica o dall’Accademia. L’obiettivo futuro sarebbe riuscire a coinvolgere anche gli altri corsi di laurea, come Giurisprudenza e quelli umanistici“.
E se le idee e le intenzioni sono tante, altrettante possono essere anche le difficoltà per svilupparle. Eppure sono diverse le realtà che seguono e supportano le idee imprenditoriali.
“Da qualche anno sul territorio ci sono una serie di luoghi fisici – ci spiega Tamara Manuele – in cui è possibile dare avvio alla propria startup. Si chiamano acceleratori di startup e, a Catania, c’è ad esempio il team WCAP, che in questi anni ha accelerato diverse progetti che hanno raggiunto buon livello. Dallo scorso hanno è nato anche Vulcanic, che ha finanziato tre progetti che hanno finito il loro periodo di incubazione da poco”.
Ma non finisce qui. Chi partecipa a Startup Weekend ha la possibilità di continuare a coltivare la propria idea anche dopo. Il 24 ottobre ci sarà l’appuntamento dedicato alle idee e organizzato da Youth hub. Tuttavia, per arrivare a costituire una startup di successo sono necessari alcuni ingredienti.
“Per diventare una startup modello il requisito di base è avere un buon team, – continua – è una cosa fondamentale ed è ciò che cerchiamo di creare all’interno dello Startup Weekend. La difficoltà più grande che si riscontra in fase embrionale è quella, ad esempio, di avere uno sviluppatore o un designer, che siano disponibili per verificare la fattibilità dell’idea”.
“Il consiglio che posso dare è – conclude Tamara Manuele – quello di avvicinarsi innanzitutto a questo mondo e scoprirlo tramite gli eventi che vengono organizzati, che non sono pochi. Occorre difatti vedere se si può trovare un mercato fertile per la propria idea, parlando con chi ha più esperienza. È necessario soprattutto aprirsi e non pensare che qualcuno possa rubare l’idea: ci sono semplicemente tante persone che sono disposte ad aiutare i team a realizzare il proprio progetto”.