Non è passata inosservata a livello nazionale la baraonda creatasi durante le battute finali della manifestazione contro il premier Matteo Renzi, presente a Catania in occasione della chiusura della Festa dell’Unità, svoltasi in queste settimane all’interno della Villa Bellini comunale.
Come è stato possibile vedere dai video pubblicati nei vari social network da giornalisti e dalla gente presente sul luogo, nei pressi dell’ingresso della villa un gruppo di persone a capo del corteo hanno varcato la soglia limite prefissata, con lancio di fumogeni ed una bomba carta fatta esplodere pochi secondi dopo lo scontro con i caschi blu.
La conferma arriva dalla stessa Questura di Catania che, attraverso un comunicato, ha dichiarato che “l’apparato di sicurezza ha consentito di mettere immediatamente fine all’azione violenta di un piccolo gruppo di violenti che, mescolandosi alle persone che formavano il civilissimo e ordinatissimo corteo che ha sfilato per la via Umberto il pomeriggio di domenica 11 settembre, è sceso in campo munito di mazze, bottiglie di vetro e bastoni, indossando pure una tenuta “in nero” in stile black block, col chiaro intento di mettere in atto azioni di guerriglia: sono stati isolati e due di essi, appartenenti ai centri sociali catanesi, sono stati bloccati e denunciati dalla Digos“.