Arrivano delle novità per tutti i possessori di un titolo di laurea e dei futuri laureati. Dal confronto tra governo e sindacati, infatti, giunge una notizia che se applicata potrebbe essere positiva per molti italiani che hanno investito tempo e denaro per conseguire il titolo di laurea.
Stando a quanto emerso dal confronto sarà possibile riscattare la laurea. Il riscatto del titolo comporta non solo un aumento della pensione, come già avviene, ma anche la possibilità di andare in pensione in anticipo.
Tuttavia il calcolo del riscatto rimane fisso. Non sarà possibile scegliere quanti contributi pagare per ogni anno trascorso all’università, ma il calcolo rimane fisso e legato a due fattori: anzianità e busta paga. Se da un lato la notizia potrebbe sembrare positiva dall’altro si parla di cifre abbastanza alte, infatti un uomo di 40 anni con un reddito di 52 mila euro annui dovrebbe pagare all’incirca 60 mila euro. Ognuno, tramite un format messo a disposizione dall’Inps, potrà calcolare il costo del riscatto immettendo, nella simulazione telematica, i dati richiesti per il calcolo della cifra: sesso, reddito guadagnato, età, ecc. Il calcolo diventa più facile per chi si è laureato dopo il 1995, infatti sarà necessario moltiplicare il reddito lordo guadagnato tra il 1° agosto 2015 e il 31 luglio 2016 per gli anni della laurea per il 33%.