Vi siete mai chiesti quanto lโateneo che frequentate influenzerร il vostro futuro lavorativo? E, in particolare, ย se vi รจ una relazione tra il luogo in cui si consegue una laurea e lo stipendio che essa potrร garantire?
forse lโUniversity Report 2016 redatto dal portale web Job Pricing, specializzato in tutto ciรฒ che riguarda retribuzioni, paghe e stipendi, potrebbe fornirvi le risposte che cercate. La ricerca effettuata dal sito si รจ occupata, infatti, di raccogliere e mettere a confronto i dati statistici relativi agli stipendi medi dei laureati dei diversi atenei. I risultati sono sicuramente degni di attenzione.
Cominciamo con quello che sembra un poโ un luogo comune, ma, a giudicare dai dati, รจ, invece, una triste realtร : unโuniversitร privata assicura, mediamente, un futuro se non migliore in senso stretto, sicuramente piรน ricco rispetto a quello garantito da unโuniversitร pubblica. Centri di eccellenza come la Bocconi, la LUISS e lโUniversitร Cattolica del Sacro Cuore permettono di ottenere, infatti, guadagni sostanziosi giร ad inizio carriera con rispettivamente una retribuzione annua lorda di 34.637 euro, 31.184 euro e 32.048 euro.
Non bisogna perรฒ generalizzare, perchรฉ, seppure sia considerato un istituto statale, anche il Politecnico di Milano si piazza al top della classifica, con una prospettiva di guadagno di 32.936 euro. Per quanto riguarda altri atenei pubblici, lโUniversitร degli Studi di Roma Tor Vergata(31.018 euro) รจ lโunica che supera di poco una media che si attesta fra circa 30.500 e 29.000 euro, scendendo dal Politecnico di Torino(30.561 euro) fino allโUniversitร degli Studi di Palermo(29.650 euro), e passando per la Federico II di Napoli(30.173 euro), lโUniversitร degli studi di Pavia(30.064 euro), quella di Catania(29.928 euro) e Milano Bicocca(29.885 euro). Al di sotto di questa soglia ed in fondo alla classifica, troviamo, invece, ย alcune universitร del centro nord, come lโUniversitร degli studi dellโAquila(28.652 euro) e la Caโ Foscari di Venezia(28.324 euro), ma soprattutto diverse universitร meridionali, come lโUniversitร degli studi della Calabria(28.707 euro), quella di Napoli Parthenope(28.555 euro), Bari(27.906 euro), e infine, lโUniversitร degli studi di Cagliari(27.348 euro) e quella di Messina(26.893 euro).
Questa carrellata di atenei e cifre conferma anche un altro trend abbastanza noto, ossiaย che mediamente un laureato di unโuniversitร del Nord Italia sarร piรน pagato, con una retribuzione annua lorda di 41.154 euro, ย poco piรน alta dei 40.271 euro di un laureato al Centro Italia, ma nettamente al di sopra dei 36.505 che toccano ai laureati del Sud Italia e delle isole.
Quello che, perรฒ, sancisce una netta disparitร fra universitร pubbliche e private รจ il guadagno nel lungo termine. Lโanalisi di Job Pricing si รจ anche concentrata sulle statistiche relative agli scatti di carriera dei laureati. Cosรฌ, per un laureato della LUISS, lโoriginario stipendio annuo di 31.184 euro si evolverร a 44.478 nella seconda fase della sua carriera, ossia tra i 35 ai 44 anni, arrivando a raggiungere, nella terza fase lavorativa, dai 44 ai 54 anni, la somma di 62.637 euro, con un aumento totale di ben il 101 %. Discorso analogo per i laureati provenienti dalla Bocconi, con un incremento di guadagno del 98% nel corso del loro percorso professionale, incremento leggermente minore(il 93%) per la Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta di percentuali inarrivabili per un laureato dellโUniversitร di Palermo, che dai 29.650 euro di inizio carriera, arriverร ai 54 anni con uno stipendio massimo di 47.369 euro e, quindi, un incremento di stipendio del 60%, lo stesso aumento che si prospetta per un laureato allโUniversitร degli studi di Cagliari. Cifre ulteriormente in discesa per i laureati dellโUniversitร di Milano Bicocca o di quella di Catania: se tutto va bene, essi potranno passare da un primo stipendio annuo lordo di circa 30.000 euro ad uno finale di circa 47.000, con un incremento totale del 58%. Infine, per i laureati dellโUniversitร degli Studi di Roma Tre lโincremento si rivela un esiguo 48%, ossia da 29.921 a 44.420 euro.
Appare, in definitiva, evidente, come una carriera presso gli atenei privati e quelli del nord Italia, pur costituendo una spesa spesso significativamente maggiore in termini di tasse, servizi e costo della vita, si ripaghi in tempi piรน brevi. Infatti, se un laureato dellโUniversitร di Messina, fanalino di coda della classifica, impiegherร 20,9 anni per riprendere il suo investimento formativo, per quanto riguarda le tasse, i laureati della Bocconi, della Cattolica e del Politecnico di Milano ci riusciranno in un periodo molto piรน breve che va dagli 11 ai 14 anni. Uno scenario sicuramente non molto confortante, che, ancora una volta, permette di rilevare come nel nostro Paese le disuguaglianze siano lungi dallo scomparire.