Edoardo Albinati vincitore del LXX Premio Strega con La scuola cattolica.
Dopo la vittoria nel 2015 di Nicola Lagioia con “La ferocia” (Einaudi), la LXX edizione del Premio Strega è stata vinta da Edoardo Albinati con La scuola cattolica (Rizzoli).
Albinati così ha commentato la propria vincita “La cosetta è questa: mi ero preparato il discorsetto come all’Oscar, ma non c’è il tempo di farlo (…). Ci sono state moltissime persone che hanno realizzato questo libro di cui io mi sento solo redattore. (…) Se è finito e pubblicato lo devo solo a due emissari della Rizzoli. (…) Da tre giorni a questa parte penso che tutta la gioia, l’entusiasmo e la fatica vadano dedicati a Velentino Zeichen“.
Rispetto al 1947, anno in cui a vincere il primo Strega fu Ennio Flaiano con “Tempo di uccidere” (Longanesi), sono cambiate molte cose, a partire dalla giuria. Dai 170 votanti della prima edizione si è giunti ai 400 all’inizio degli anni ’60, fino al coinvolgimento tra i votanti di nuovi lettori di ogni età e non solo residenti in Italia. Un ruolo fondamentale quello dei votanti infatti, come hanno ricordato durante la serata del Premio Strega 2016, nel 1961 una lettera contenente un voto arrivò con il ritardo di un giorno alterando i risultati finali ed è bastato un solo giudizio ad alterare il risultato finale.
Quest’anno la cinquina dei finalisti era composta da Eraldo Affinati con L’uomo del futuro (Mondadori), Edoardo Albinati con La scuola cattolica (Rizzoli), Giordano Meacci con Il cinghiale che uccise Liberty Valance (Minimum fax), Vittorio Sermonti con Se avessero (Garzanti) ed Elena Stancanelli con La femmina nuda (La Nave di Teseo).
Elena Stancanelli si è classificata quinta con 25 voti, Giordano Meacci quarto con 46 voti, al terzo posto Sermonti con 89 voti e Affinati al secondo posto con 92 voti, dopo esser stato tra i primi due favoriti, insieme al vincitore, durante tutta la serata.